Ma cosa fanno esattamente i pendolari con i loro dispositivi? Il 62% degli italiani chiama o invia messaggi, il 50% ascolta musica o podcast e il 45% naviga sui social. Un altro 41% si dedica alla lettura di notizie, mentre il 26% gioca e il 23% guarda video. L’uso costante della tecnologia durante gli spostamenti porta anche a episodi curiosi. Come il fatto che il 18% dei pendolari perde la fermata a causa della distrazione. Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare, la sicurezza informatica.
Uno dei rischi principali per chi utilizza lo smartphone durante gli spostamenti è sicuramente la connessione a reti Wi-Fi pubbliche. Il 55% dei pendolari italiani ammette di collegarsi regolarmente a hotspot gratuiti, esponendosi a possibili attacchi informatici. Il cosiddetto shoulder surfing, ovvero sbirciare gli schermi altrui, è un’altra minaccia diffusa. Sembra infatti che circa il 20% degli italiani lo pratichi. Un dato inferiore rispetto alla Spagna, dove la percentuale arriva al 34%.
Questa pratica, considerata da alcuni poco più di una curiosità, può invece rivelarsi particolarmente pericolosa. Ciò perché password e dati sensibili possono essere rubati con facilità, aumentando il rischio di furti digitali. Non a caso, il 34% delle persone si dichiara preoccupato per la sicurezza online durante i viaggi. Per proteggersi, molti adottano misure preventive. Ad esempio il 46% utilizza password robuste, il 42% mantiene il software aggiornato e il 31% evita di accedere a informazioni sensibili durante il tragitto. Però, solo il 16% ricorre a una VPN, nonostante questa sia una delle soluzioni più efficaci per proteggere la propria privacy.