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Pendolari Italiani: tecnologia e sicurezza in viaggio

italianiitalianiGli italiani si spostano più degli svedesi. Complice la presenza di grandi città con un’alta concentrazione di opportunità lavorative e una minore diffusione dello smart working rispetto ai Paesi nordici. Durante il tragitto, il dispositivo più utilizzato è sicuramente lo smartphone. Infatti circa l’86% dei pendolari italiani lo usa regolarmente. Questo li colloca al secondo posto nel mondo dopo la Corea del Sud, dove la percentuale sale al 90%. Oltre ai telefoni, alcuni utilizzano anche tablet, PC portatili e perfino console di gioco, seppur con percentuali più basse.

Hotspot pubblici e minacce digitali per gli italiani

Ma cosa fanno esattamente i pendolari con i loro dispositivi? Il 62% degli italiani chiama o invia messaggi, il 50% ascolta musica o podcast e il 45% naviga sui social. Un altro 41% si dedica alla lettura di notizie, mentre il 26% gioca e il 23% guarda video. L’uso costante della tecnologia durante gli spostamenti porta anche a episodi curiosi. Come il fatto che il 18% dei pendolari perde la fermata a causa della distrazione. Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare, la sicurezza informatica.

Uno dei rischi principali per chi utilizza lo smartphone durante gli spostamenti è sicuramente la connessione a reti Wi-Fi pubbliche. Il 55% dei pendolari italiani ammette di collegarsi regolarmente a hotspot gratuiti, esponendosi a possibili attacchi informatici. Il cosiddetto shoulder surfing, ovvero sbirciare gli schermi altrui, è un’altra minaccia diffusa. Sembra infatti che circa il 20% degli italiani lo pratichi. Un dato inferiore rispetto alla Spagna, dove la percentuale arriva al 34%.

Questa pratica, considerata da alcuni poco più di una curiosità, può invece rivelarsi particolarmente pericolosa. Ciò perché password e dati sensibili possono essere rubati con facilità, aumentando il rischio di furti digitali. Non a caso, il 34% delle persone si dichiara preoccupato per la sicurezza online durante i viaggi. Per proteggersi, molti adottano misure preventive. Ad esempio il 46% utilizza password robuste, il 42% mantiene il software aggiornato e il 31% evita di accedere a informazioni sensibili durante il tragitto. Però, solo il 16% ricorre a una VPN, nonostante questa sia una delle soluzioni più efficaci per proteggere la propria privacy.

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Pubblicato da
Ilenia Violante