È stato avviato un nuovo progetto europeo per la sostenibilità dell’aviazione. Si tratta di Hydrogen Aircraft Sloshing Tank Advancement (HASTA). Con un finanziamento generoso proveniente dal programma Horizon Europe, oltre 3 milioni di euro sono stati destinati allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Quest’ultime utilizzeranno l’idrogeno liquido come carburante primario. Riducendo l’impatto dell’industria aerea. Il progetto si basa sulla collaborazione di un consorzio di 15 partner. Tutti provenienti da 8 Paesi. Tra cui giganti del settore come Airbus e Ariane Group. Con istituzioni di ricerca come l’ENEA, il CNR. L’Università degli Studi di Roma La Sapienza e l’Università degli Studi Niccolò Cusano.
ENEA e altri partner per la sostenibilità degli aerei
L’obiettivo comune è trasformare il modo in cui gli aeromobili sono alimentati. E, di conseguenza, limitare le emissioni di carbonio, utilizzando l’idrogeno liquido per la propulsione. Il suo principale sottoprodotto, infatti, è vapore acqueo. Eliminando così le emissioni dirette di CO2. Antonio Agresta, ingegnere aerospaziale e referente ENEA per il progetto, sottolinea l’importanza cruciale di gestire il fenomeno dello sloshing. Ovvero il movimento del liquido nei serbatoi durante il volo.
Tale aspetto richiede approfondite analisi termo-fluidodinamiche. Con simulazioni avanzate al supercomputer per garantire la sicurezza e l’efficienza dei serbatoi. Ciò soprattutto mentre si è in volo. Il team di ricerca si concentra sulla progettazione di serbatoi avanzati. In grado di gestire le variazioni rapide di temperatura e pressione interne.
L’idrogeno liquido deve essere mantenuto a temperature basse (-252,87 °C). Ciò per ottimizzare lo spazio e aumentare la densità di stoccaggio. Tale processo di raffreddamento è essenziale. Per convertire l’idrogeno in una forma densa e sicura per il trasporto e l’uso. Il progetto HASTA mira anche a sviluppare un modello digitale sperimentale. Ciò per simulare in dettaglio il comportamento del serbatoio di idrogeno liquido durante il volo. Tale gemello digitale consentirà di prevedere e mitigare gli effetti del fenomeno dello sloshing. Consentendo progettazioni più precise e prototipi sicuri che possano essere testati e validati prima dell’implementazione pratica.