Garmin ha lanciato il servizio a pagamento, Connect Plus. Una novità che introduce funzionalità avanzate per il monitoraggio della salute. Ed anche delle prestazioni sportive. Con un costo di 6,99€ mensile o 69,99€ annuale, tale proposta segna l’ennesima transizione di un’azienda tecnologica verso un modello di business basato su sottoscrizioni premium. Con Garmin Connect Plus, l’azienda introduce strumenti avanzati come il “Performance Dashboard“. Quest’ultimo fornisce analisi dettagliate in tempo reale. Ed anche “LiveTrack“, che consente di condividere la propria posizione durante gli allenamenti. Inoltre, l’intelligenza artificiale integrata promette suggerimenti personalizzati sulle abitudini dell’utente. Eppure, la reazione della community non è stata unanime. Cosa non convince?
Garmin: nuova proposta con Connect Plus
L’azienda ha garantito che le funzioni di base dell’app rimarranno gratuite. Eppure, l’idea di dover pagare per ottenere il massimo da un dispositivo già costoso non è piaciuta a molti. Alcuni modelli, come quelli della serie Marq, superano i 2000€. Aggiungere un abbonamento a pagamento per sbloccare ulteriori funzionalità è stato percepito come un’esagerazione. Molti utenti si sono espressi negativamente sui social media e sui forum online. Sottolineando come tali servizi avrebbero dovuto essere inclusi nel prezzo iniziale dello smartwatch.
Garmin non è il primo marchio ad intraprendere tale strada. Il mercato sembra spingere sempre di più verso suddetto tipo di strategie. Qui il valore aggiunto di un prodotto si estende oltre l’hardware stesso. Si tratta di decisioni rischiose che possono scatenare il malcontento degli utenti interessati.
Per mitigare le polemiche, Garmin offre una prova gratuita di 30 giorni di Connect Plus. Permettendo così agli utenti di valutare se il servizio valga davvero l’investimento. Resta da vedere se tale scelta di Garmin si rivelerà vincente o se finirà per allontanare una parte della sua clientela più fedele. Nel frattempo, il dibattito rimane acceso, con appassionati e consumatori che si interrogano su quale sia il limite accettabile tra innovazione e monetizzazione.