L’azienda ha garantito che le funzioni di base dell’app rimarranno gratuite. Eppure, l’idea di dover pagare per ottenere il massimo da un dispositivo già costoso non è piaciuta a molti. Alcuni modelli, come quelli della serie Marq, superano i 2000€. Aggiungere un abbonamento a pagamento per sbloccare ulteriori funzionalità è stato percepito come un’esagerazione. Molti utenti si sono espressi negativamente sui social media e sui forum online. Sottolineando come tali servizi avrebbero dovuto essere inclusi
nel prezzo iniziale dello smartwatch.Garmin non è il primo marchio ad intraprendere tale strada. Il mercato sembra spingere sempre di più verso suddetto tipo di strategie. Qui il valore aggiunto di un prodotto si estende oltre l’hardware stesso. Si tratta di decisioni rischiose che possono scatenare il malcontento degli utenti interessati.
Per mitigare le polemiche, Garmin offre una prova gratuita di 30 giorni di Connect Plus. Permettendo così agli utenti di valutare se il servizio valga davvero l’investimento. Resta da vedere se tale scelta di Garmin si rivelerà vincente o se finirà per allontanare una parte della sua clientela più fedele. Nel frattempo, il dibattito rimane acceso, con appassionati e consumatori che si interrogano su quale sia il limite accettabile tra innovazione e monetizzazione.