Il Lambda Cold Dark Matter è l’attuale modello cosmologico standard. Sostiene che l’universo è governato dalla materia e dall’energia oscura. Quest’ultima è stata scoperta alla fine degli anni ’90. È responsabile dell’accelerazione dell’espansione cosmica. Eppure, i dati della Baryon Oscillation Spectroscopic Survey e del Dark Energy Spectroscopic Instrument mostrano anomalie. Ciò suggerisce che l’energia oscura potrebbe non essere l’unico protagonista.
Energia oscura: agisce da sola nell’universo?
Le osservazioni hanno rivelato che le strutture cosmiche si aggregano più lentamente. Ciò rispetto a quanto previsto dai modelli basati sulla sola energia oscura. Tale fenomeno potrebbe indicare la presenza di una forza “antigravitazionale”. Quest’ultima contrasta l’azione attrattiva della materia. Alcuni ricercatori ipotizzano l’esistenza di una nuova interazione fondamentale della natura. Un campo scalare ancora sconosciuto che potrebbe influenzare l’andamento della crescita strutturale del cosmo. Tale nuova componente potrebbe agire su determinate scale cosmiche. Modificando l’effetto dell’energia oscura e alterando l’evoluzione dell’universo. Ciò in modi ancora da comprendere.
Un altro elemento utile riguarda il rallentamento della crescita delle strutture cosmiche. Quest’ultimo sembra coincidere con il momento in cui l’energia oscura ha iniziato a predominare nell’universo. Ciò suggerisce un legame ancora più profondo tra i fenomeni osservati. Insieme alle leggi fondamentali della fisica. È possibile che l’energia oscura non sia una semplice costante cosmologica. Ma un’entità dinamica che evolve nel tempo, o che interagisca con un’altra forza ancora ignota.
Tali nuove scoperte aprono scenari affascinanti e sfidano le attuali teorie cosmologiche. Se confermate, potrebbero condurre a una revisione radicale dell’attuale modello dell’universo. E forse anche alla scoperta di una nuova fisica oltre il modello standard. Le future osservazioni potrebbero fornire risposte decisive. L’universo con la sua complessità continua a proporre innovazioni. Non resta che attendere e scoprire le prossime scoperte in tale settore. In un processo continuo che spinge verso nuovi orizzonti. Con l’obiettivo di scoprire di più sullo Spazio.