Mentre la NASA si trova a dover affrontare e gestire costanti e preoccupanti riduzioni di budget, la Cina si sta aprendo a nuovi orizzonti e soprattutto mira a conquistare lo spazio, dopo recenti e forti voci di corridoio, il “Deep Space Exploration Laboratory”, ha tolto il velo su alcune di quelle che saranno le missioni che rappresenteranno la campagna spaziale della Cina nei prossimi decenni, emerge un quadro a dir poco ambizioso ma allo stesso tempo incredibile dal momento che la nazione orientale non si pone limiti e vuole dire la sua nell’esplorazione del sistema solare.
Programma incredibile
All’interno del programma appena svelato e emergono dettagli su alcune emissioni davvero incredibili, si comincia con Tianwen-3, prevista per il 2028, che punta a recuperare campioni di suolo e rocce marziane per riportarli sulla Terra, poi la successiva Tianwen-4, nel 2029, diretta invece verso Giove e la sua luna Callisto.
Ma non finisce qui, per il 2033 è in programma una missione su Venere per raccogliere campioni della sua atmosfera, alla quale seguirà nel 2038 la creazione di una stazione di ricerca indipendente su Marte basata e incentrata sull’utilizzo delle risorse presenti in loco. Il 2039 dovrebbe invece constare di una missione verso Tritone, la luna più grande di Nettuno, con un esploratore subsuperficiale in grado di studiarne l’oceano.
Un dettaglio che però va assolutamente sottolineato riguarda il fatto che solo le prime due di queste emissioni hanno ottenuto l’approvazione da parte del governo cinese, le altre risultano una sfida tecnica e scientifica davvero di livello assoluto che potrà essere valutata nella sua fattibilità solo nei prossimi anni o forse nel prossimo decennio, ad esempio ancora non è possibile stimare quanto sia spessa la calotta di ghiaccio che avvolge la luna di Nettuno, dunque approvare un progetto del genere risulterebbe decisamente prematuro così come investirci fin da subito.