Poste Italiane ha ufficializzato l’offerta per acquisire il 15% di Telecom Italia, con una valutazione per azione di 0,2975 euro. Se l’operazione si concluderà con successo, il gruppo postale, già azionista con una quota del 9,81%, salirà al 24,81%. Una cifra che potrebbe sembrare minima, ma che la posiziona strategicamente appena sotto il livello che imporrebbe un’offerta pubblica d’acquisto. La domanda sorge spontanea: cosa si nasconde dietro questa mossa?
Non si tratta solo di una semplice acquisizione azionaria. Si può ben dire che questa mossa sia parte di una strategia industriale complessa. Il piano di Poste Italiane punta infatti a creare una piattaforma integrata di servizi digitali. L’azienda ha intenzione di unire telefonia, contenuti multimediali, servizi finanziari e molto altro. Telecom Italia non sarà più solo un attore nel settore delle telecomunicazioni, ma avrà un ruolo diverso. Manterrà le sue “caratteristiche”, tuttavia potrà anche favorire l’integrazione tra tecnologie avanzate e bisogni quotidiani dei cittadini. Quanto è realistica l’ambizione di Poste Italiane? Le sinergie promesse riusciranno davvero a trasformare l’intero settore?
Il cambiamento di rotta di Vivendi: passa a Poste Italiane?
Nel contesto di questa operazione, emerge un altro punto di riflessione: Vivendi. Dopo dieci anni di fluttuazioni e tentativi di riorganizzare Telecom Italia, il gruppo francese sta riducendo il proprio ruolo nella società. Con la cessione della maggioranza della propria partecipazione a Poste Italiane, Vivendi scenderà sotto il 3%, ma non ha intenzione di abbandonare il progetto. Proseguirà, infatti, con il suo piano di mantenere un ruolo strategico nella governance. Potrà la nuova gestione portare Telecom Italia a una crescita duratura, in un settore sempre più competitivo? La strategia di Vivendi non è definitiva e l’esito finale di questa fase di transizione potrebbe determinare non solo l’equilibrio interno di Telecom Italia, ma anche il futuro delle telecomunicazioni italiane. Diciamo che la situazione è alquanto complicata e comprende diversi fattori. Ora, tra Telecom, Poste Italiane e tutta la strategia in atto, dobbiamo solo attendere che ogni mossa raggiunga il suo fine.