Mentre in Europa si parla ancora di colonnine da 300-400 kW e si iniziano a vedere le prime soluzioni a megawatt (pensate per i camion elettrici), in Cina si gioca già su un altro livello. La ricarica ultraveloce per le auto elettriche non è più solo un progetto per il futuro: è realtà. BYD ha recentemente presentato le sue nuove colonnine da 1.000 kW e, a quanto pare, le prime 500 saranno operative già entro aprile. Nessun annuncio su tecnologie sperimentali, nessun “arriverà presto”, ma qualcosa di concreto e già pronto all’uso.
La Cina sfida l’Europa con le colonnine superveloci
E come spesso accade nel mercato cinese dell’auto elettrica, le novità non arrivano mai da sole. A rispondere all’annuncio di BYD ci ha pensato Zeekr, marchio del colosso Geely, che ha appena presentato una colonnina ancora più potente, capace di erogare fino a 1,2 MW per connettore. Un record, almeno secondo Zhao Yuhui, vicepresidente dell’azienda. Questa nuova infrastruttura verrà lanciata nel secondo trimestre dell’anno e farà il suo debutto ufficiale al Salone dell’Auto di Shanghai, alla fine di aprile. Anche in questo caso, non si tratta di un semplice prototipo: l’obiettivo è quello di rendere queste colonnine operative a breve.
Zeekr non è certo nuova nel mondo delle infrastrutture di ricarica. La sua divisione dedicata, Zeekr Power, conta già 826 stazioni con oltre 4.000 supercharger attivi. Le colonnine più recenti dell’azienda arrivano a 800 kW, ma il salto a 1,2 MW segna un altro passo avanti in un settore che continua a evolversi a velocità impressionante.
Ovviamente, per sfruttare questi livelli di potenza servono auto con batterie capaci di gestirli. BYD, ad esempio, ha già portato sul mercato le nuove Han e Tang L, che possono ricaricare fino a 1.000 kW. E non sono le uniche: sul mercato cinese sono già diversi i modelli che supportano ricariche fino a 500 kW. La stessa Zeekr 7X, in un recente test, ha toccato i 460 kW di picco.
In sostanza, la ricarica ultraveloce non è più solo una promessa. I tempi per fare il “pieno” di energia si stanno riducendo in modo drastico, grazie ai progressi sulle batterie e a un’infrastruttura che continua a evolversi. E mentre in Europa si ragiona su come potenziare le colonnine attuali, in Cina si sta già costruendo il futuro.