venerdì, Aprile 25, 2025

Energie rinnovabili: l’UE punta su nuovi impianti

L'Unione Europea mira ad aumentare l'uso delle energie rinnovabili. Ecco i recenti progetti annunciati dalle aziende.

rinnovabili

L’Unione Europea si trova a un punto di svolta per la transizione. L’obiettivo è di installare 89 GW di nuova capacità rinnovabile. Di cui 70 GW da solare e 19 GW da eolico. Si tratta di un traguardo senza precedenti nella storia energetica del continente. Da un lato tali numeri indicano una volontà politica e industriale forte. Dall’altro mettono in luce le fragilità strutturali del settore. Quest’ultime rischiano di trasformare un’opportunità in un percorso a ostacoli. Uno dei problemi principali è legato alla burocrazia.  Ottenere i permessi per nuovi impianti solari ed eolici è ancora un processo lungo e complesso in molti Stati membri.

L’Europa continua ad investire nelle rinnovabili

Nonostante gli sforzi della Commissione per snellire le procedure, i ritardi autorizzativi restano uno dei maggiori freni alla crescita. A ciò si aggiungono le incertezze normative che scoraggiano gli investitori. Ogni cambiamento politico o elettorale può, infatti, alterare il quadro degli incentivi. Creando instabilità in un settore che richiede visione di lungo periodo.

Un altro elemento problematico per le rinnovabili riguarda l’approvvigionamento. Il settore eolico, in particolare, è caratterizzato dall’aumento dei costi delle materie prime. Eppure, le previsioni restano ottimistiche. WindEurope prevede infatti un incremento del 35% della capacità eolica. Con un totale di 17,4 GW di nuova potenza. Nel campo del solare, la situazione è simile. SolarPower Europe insiste sulla necessità di mantenere il ritmo di installazioni a 70 GW annui per non compromettere gli obiettivi al 2030. La riduzione dei sussidi in alcuni paesi, come la Francia, potrebbe però rimettere tutto in discussione.

In risposta a tali difficoltà, l’industria cerca nuove soluzioni. L’iniziativa “New Offshore Wind Deal” è un esempio concreto di come il settore può reagire con una precisa strategia. Il piano punta su aste coordinate e pianificazione coerente per assicurare 100 GW di capacità offshore tra il 2031 e il 2040. Con installazioni annuali di almeno 10 GW. È una scommessa importante sulla capacità del continente di rendere l’eolico offshore un pilastro della sicurezza energetica e della decarbonizzazione.

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