Audi potrebbe essere costretta a rivedere completamente la propria strategia per il mercato americano. Il SUV Q5 da anni è stato il modello più apprezzato e venduto negli Stati Uniti dalla casa dei quattro anelli. Ma oggi è al centro di una vera e propria emergenza commerciale. Il motivo è legato ai nuovi dazi doganali introdotti dall’amministrazione Trump. Un cambiamento che sta colpendo duramente tutte le automobili prodotte fuori dal suolo americano.
Audi Q3 e Q5 nella stessa trappola: il problema si estende
L’Audi Q5 viene assemblata in Messico, nello stabilimento di San José Chiapa. Ciò la rende automaticamente soggetta a una combinazione di tariffe che rischia di renderla economicamente invendibile. Non si parla solo del dazio del 25% imposto sulle auto straniere. Ma anche di una tassa aggiuntiva del 25% sulle merci in arrivo dal Messico, introdotta per motivi di sicurezza nazionale. A tutto questo si aggiunge una penalità del 2,5% per la presunta violazione dell’accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Messico, rivisto nel corso del primo mandato di Trump.
Il risultato è un aumento totale del 52,5% sul costo di ogni Q5 destinata al mercato americano. Una percentuale che mette in discussione la stessa presenza del modello negli Stati Uniti. Ambrose Conroy, amministratore delegato di Seraph, società di consulenza specializzata nel settore automotive, ha dichiarato apertamente che una Q5 prodotta in Messico non potrà più essere venduta con successo negli USA.
Ma non è solo la Q5 a essere a rischio. Anche la Q3, altro SUV di punta di Audi sul mercato americano, ora si trova in una situazione complicata. Prodotta in Ungheria, finirebbe anch’essa nel mirino dei dazi del 25% imposti alle auto non costruite negli Stati Uniti. Eppure, il modello ha registrato ottimi risultati di vendita lo scorso anno. Audi vorrebbe mantenere entrambi i modelli nel listino americano, ma servono soluzioni strutturali complesse e costose. Spostare la produzione potrebbe essere l’unica strada percorribile, ma richiede tempo e risorse. E con l’ attuale soluzione politica che non mostra segnali di cambiamento, il futuro resta incerto.