Le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e il resto del mondo sembrano destinate a non placarsi. Ciò soprattutto quando si tratta di tecnologia e sicurezza. A tal proposito, Donald Trump ha annunciato la sospensione temporaneamente i dazi su un’ampia gamma di prodotti high-tech. Si tratta di una decisione ben accetta dagli utenti di tutto il mondo. Eppure, la dichiarazione successiva del Segretario al Commercio Howard Lutnick ha riacceso le preoccupazioni. Secondo Lutnick, i dazi potrebbero tornare tra un mese o due, ma stavolta sotto una nuova etichetta. Non si tratterebbe più di dazi “reciproci”, ma “settoriali”. Quest’ultimi, come ha spiegato Lutnick, non sono soggetti a trattative internazionali. Si applicano unilateralmente per proteggere settori considerati vitali per la sicurezza nazionale. Come quello dei semiconduttori.
Dazi sospesi: ecco come torneranno
Secondo fonti interne alla Casa Bianca, Trump starebbe valutando l’avvio di un’indagine formale. Ciò tramite la Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962. Tale disposizione legale consente al presidente di imporre restrizioni sulle importazioni. Ciò qualora quest’ultime rappresentino un pericolo per la sicurezza nazionale. Anche se il processo richiede in genere diversi mesi, l’urgenza espressa dalla Casa Bianca potrebbe accelerare l’iter. Tale strategia però non è priva di critiche.
Alcuni esperti ritengono che l’uso estensivo della nozione di “sicurezza nazionale” per motivare misure economiche possa indebolire la credibilità degli Stati Uniti nel sistema commerciale internazionale. Altri sottolineano che il vero rischio è quello di alimentare una spirale di ritorsioni da parte di partner commerciali strategici. Come l’Unione Europea o la Cina.