venerdì, Aprile 25, 2025

Meta AI: l’UE indaga sul nuovo tasto su WhatsApp

I social di Meta sono stati arricchiti dal nuovo tasto Meta AI. Si indaga ora sul perché tale tasto non può essere rimosso.

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L’introduzione del pulsante Meta AI su WhatsApp, Instagram e Facebook ha sollevato un’ondata di critiche da parte degli utenti europei. I dubbi non riguardano l’opzione in sé, ma il modo in cui è stata implementata. Tale novità, infatti, è arrivata in modo forzato, senza possibilità di rifiuto. Inoltre, il suo posizionamento risulta studiato per attirare clic quasi involontari. Il malcontento si è trasformato in protesta, con migliaia di post e commenti negativi che si sono rapidamente diffusi sulle stesse piattaforme che ospitano la nuova funzionalità. Gli utenti si chiedono perché non è possibile scegliere se avere o meno questo strumento. Le rassicurazioni di Meta non sembrano bastare. Anche se il chatbot, almeno per ora, non è in grado di accedere alle conversazioni private e non ha utilizzato dati degli utenti europei per il proprio addestramento, il sospetto resta.

Meta AI: continuano i dubbi sulla privacy

La questione è arrivata persino al Parlamento Europeo. Qui l’eurodeputata Veronika Cifrová Ostrihoňová ha sollevato interrogativi sulla conformità di Meta AI alle norme comunitarie. Ciò in particolare in materia di privacy e protezione dei dati. Una mossa significativa, che evidenzia quanto il dibattito sia destinato a diventare sempre più politico.

Intanto, alcuni utenti più radicali hanno iniziato a promuovere alternative a WhatsApp e Instagram. Ciò puntando su app decentralizzate o comunque più trasparenti nella gestione dei dati. È una forma di resistenza digitale che rappresenta un segnale chiaro. Non tutti sono disposti ad accettare le logiche imposte dalle Big Tech.

D’altro canto, Meta continua a sostenere che l’intelligenza artificiale offra nuove opportunità. E che gli utenti non corrono rischi. Nel frattempo, la sensazione generale è che il confine tra innovazione e invasione si stia facendo sempre più sottile. E finché non verrà restituita agli utenti una reale possibilità di scelta, il tasto Meta AI non sarà solo un bottone virtuale. Diventerà il simbolo di una libertà digitale sempre più messa in discussione.

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