La startup Lightmatter ha presentato un chip che potrebbe segnare una svolta nel mondo dell’intelligenza artificiale (AI). Non più alimentato dai classici segnali elettrici, il nuovo chip sfrutta la luce per trasmettere e processare informazioni. Aprendo così la strada a una nuova era della computazione. Negli ultimi decenni, la potenza dei computer è cresciuta. Ciò grazie alla miniaturizzazione dei transistor in silicio. Eppure, i limiti fisici di tale tecnologia si stanno avvicinando sempre di più.
AI: novità fotonica in arrivo
I transistor non possono diventare infinitamente piccoli. Ma il consumo energetico continua a crescere. Lightmatter propone un’alternativa affascinante. Ovvero usare la luce, anziché l’elettricità, per eseguire calcoli e trasferire dati. Tale scelta non solo accelera le operazioni, ma riduce il consumo energetico. Uno dei problemi principali nei moderni data center che alimentano le applicazioni di AI.
Il chip sviluppato da Lightmatter si basa su un’architettura ibrida. I componenti fotonici, responsabili dell’elaborazione ultrarapida dei dati, lavorano in sinergia con moduli elettronici tradizionali per il controllo e la memoria. Tale design consente al chip di integrarsi nei sistemi esistenti. Utilizzando ambienti di sviluppo già diffusi come PyTorch e TensorFlow. Un vantaggio non trascurabile, che potrebbe accelerare l’adozione della tecnologia da parte di aziende e ricercatori.
Uno dei principali ostacoli nell’AI attuale è il cosiddetto “collo di bottiglia” della comunicazione tra i processori. I modelli AI richiedono enormi quantità di dati, e trasferirli da un punto all’altro di un sistema può rallentare le prestazioni. La tecnologia Passage di Lightmatter, basata su interconnessioni ottiche, affronta tale problema riducendo al minimo l’energia spesa nel trasferimento dei dati. Rendendo così l’intero sistema più efficiente.
In passato, i computer fotonici hanno sofferto di imprecisioni nei calcoli. Soprattutto con numeri molto piccoli. Lightmatter ha superato tale ostacolo implementando una soluzione innovativa che consente di mantenere l’integrità dei dati anche nei casi più delicati. Opzione che rende il nuovo chip AI estremamente competitivo.