Un nuovo bonus è stato introdotto dal governo Draghi, benché passato un po’ in sordina. L’annullamento del programma Cashback per il prossimo semestre ha creato un certo malumore tra i cittadini che ne avevano fruito da dicembre scorso fino ad oggi, ma spunta una notizia che potrebbe compensare almeno in parte l’assenza di questa agevolazione.
A fare le spese della cancellazione del programma Cashback non sono solo tutti i cittadini che hanno beneficiato sul lato acquisti, ma anche tutti i commercianti che si erano attivati per offrire questa possibilità ai propri clienti. Per loro, però, arriva il Bonus Bancomat, o per meglio dire il Bonus POS.
Bonus POS, cos’è e chi può fruirne
Il Bonus POS è stato introdotto con il medesimo decreto (il decreto Lavoro e imprese) che ha determinato la sospensione del programma Cashback. Per continuare a incentivare i commercianti all’utilizzo del POS, il decreto prevede crediti d’imposta per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo dei dispositivi necessari ai pagamenti con bancomat. Il credito d’imposta passa quindi dal 30% al 100% per tutti i commercianti e i titolari di partita Iva per le commissioni da pagare per i pagamenti digitali e con carta.
Per i commercianti che li impiegheranno, ci sarà l’azzeramento delle commissioni da pagare per le transazioni.
Il credito d’imposta massimo raggiungibile per soggetto – commisurato al costo di acquisto, noleggio, collegamento e utilizzo degli strumenti di pagamento – può raggiungere il massimo di 160 euro per soggetto.
Precisamente, corrisponderà a:
- 10% importo speso: per quanti abbiano ricavi compresi tra 1 e 5 milioni di euro
- 40% importo speso: per quanti abbiano ricavi compresi tra i 200.000 ed 1 milione di euro
- 70% importo speso: per quanti abbiano ricavi inferiori ai 200.000 euro
- 40% per i soggetti che hanno conseguito ricavi compresi tra 2 milioni di euro e 5 milioni di euro;
- 70% per i soggetti che hanno conseguito ricavi compresi tra 200.000 e 1 milione di euro;
- 100% per i soggetti che hanno conseguito ricavi entro i 200 mila euro e fino a 5 milioni di euro.
La misura ha decorrenza 1° luglio 2021 – 30 giugno 2022.