Lavorare in un Apple Store è un vero inferno secondo una ex dipendente. Attenzione maniacale dei supervisori, minacce di morte da parte dei clienti e nessuna possibilità di avanzamento di carriera.
Lavorare in uno store di Apple è un sogno per molti (quelli che non ci lavorano), un incubo per altri (chi ci lavora o ci ha lavorato). I gadget tecnologici più costosi, amati e odiati del pianeta non mettono al riparo dai tipici inconvenienti che si riscontrano quando si ha un contatto diretto con il pubblico e il proprio datore di lavoro.
Nessun incentivo, nessun avanzamento di carriera e una maschera da portare, ogni giorno e tutti i giorni, per mostrare, apparire ed essere sempre cordiali e affabili. I responsabili richiedono ai dipendenti di instaurare un rapporto amichevole con i clienti arrivando a porre qualunque tipo di domanda anche non pertinente con i motivi per cui un avventore si è presentato allo store.
Sono alcune delle dichiarazioni che una ex dipendente ha rilasciato a Business Insider nonostante la sottoscrizione del “non-disclosure agreement” imposto da Apple ai propri dipendenti che vieta la divulgazione di qualunque tipo di notizia di ciò che avviene fuori le mura dorate, all’apparenza, di uno qualunque degli store di Cupertino sparsi per il mondo.
Assolutamente vietato parlare del lavoro che si svolge, farsi un selfie con la maglietta blu o condividere sui social le proprie esperienze lavorative, positive o negative che siano. Una chiusura totale dell’azienda verso i propri dipendenti, vista anche quella dei suoi prodotti è evidente che è nel DNA della dirigenza.
I lavoratori part-time non possono passare al tempo pieno, quelli a tempo pieno non possono avanzare fino ad arrivare ad occupare posizioni manageriali. Nessun bonus dovuto come premio per l’incremento delle vendite e non mancano le minacce di morte da parte dei clienti infuriati perché il loro amato iPhone non funzione. Ebbene si, anche gli iPhone hanno problemi, ma guai a dirlo.
Il compenso per lavorare in questo inferno: 8 sterline l’ora (circa 10,50 euro), però si può avere uno sconto se acquisti un prodotto dell’azienda, chi ci rinuncerebbe? “Il punto di vista di Apple, l’intera filosofia“, secondo l’ex dipendente, “è che non spingiamo la gente a comprare. Vogliamo educare le persone ai prodotti e dare loro il prodotto giusto “.