Il Caso Galaxy Note 7 continua a far parlare di sé. Dopo aver analizzato assieme i dati ed ipotizzato la perdita presunta del colosso sud-coreano in termini economici reali, ecco che arrivano i primi dati ufficiali riguardanti il tracollo finanziario in borsa valori. In meno di due settimane, il titolo “Samsung” ha perso ben 25 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Uno dei più grandi colossi mondiali del mondo hi-tech sembra al collasso. In virtù dello scandalo legato all’autocombustione spontanea dei dispositivi della linea “Galaxy Note”, il titolo del gigante sud-coreano cade in borsa. In particolare, ogni azione si è svalutata di circa 33 dollari (circa 30 euro al cambio attuale), passando dai 252 dollari (230 euro) del 23 agosto scorso ai 219 dollari (200 euro) della giornata di ieri.
Caso Galaxy Note 7, il mercato ha paura
Nonostante un dettagliato programma di richiamo dei dispositivi difettosi (il cui costo si aggira intorno al miliardo di dollari), i mercati non sembrano essersi rassicurati e, per questo motivo, si è verificato un tracollo borsistico. A questa ingente problematica, inoltre, si va ad aggiungere perfino il timore delle compagnie aeree, che hanno recentemente interdetto il suo utilizzo a bordo.
La situazione, però, non appare altamente drammatica. Sebbene le perdite siano considerevoli, infatti, il titolo continua comunque ad attestarsi a livelli elevati, pari più o meno a quelli conseguiti prima della presentazione del nuovo flagship. Per il momento, quindi, lo scandalo dei terminali esplosivi non rischia di far andare in bancarotta Samsung.
Ad essere proprio precisi, infine, possiamo essere quasi certi che la futura presentazione di Samsung Galaxy S8, a marzo 2017, contribuirà fortemente a far dimenticare questa brutta faccenda ed a risollevare le sorti del gruppo. Nella speranza di una rapida e concreta soluzione, non ci resta che attendere ulteriori novità ed informazioni a riguardo. Stay tuned su Tecnoandroid.it!