Il Wi-Fi è sicuramente una delle più grandi invenzioni dei nostri tempi, dato che ci permette di effettuare molteplici operazioni e raggiungere rapidamente qualunque angolo del globo tramite una connessione che non necessita di fili. Grazie ad applicazioni quali Skype o Viber, gli utilizzatori di smartphone effettuano già da un po’ di tempo chiamate Wi-Fi e video chat, ma nei prossimi anni anche gli operatori telefonici potrebbero cominciare ad offrire tariffe dedicate a questa nuova tipologia di chiamata.
Le chiamate Wi-Fi sono state introdotte con successo per la prima volta da Apple con il suo iPhone 6, sebbene anche alcuni smartphone Android avessero già questa caratteristica. Opzione limitata esclusivamente agli Stati Uniti, i possessori di iPhone 6 e operatore telefonico T-Mobile sono in grado di effettuare chiamate Wi-Fi dal loro dispositivo senza costi aggiuntivi. Sempre in America, Sprint, AT&T e Verizon hanno intenzione di offrire le loro tariffe speciali dedicate a questa funzione, mentre in Inghilterra è l’operatore telefonico EE a farsi avanti.
Le reti Wi-Fi domestiche e gli hotspot sono ormai diventati strumenti fondamentali per i vari operatori se vogliono tenere il passo con il crescente utilizzo di dati mobili. Le bande del Wi-Fi permettono di trasmettere bit che altrimenti graverebbero sulle frequenze degli operatori stessi, e aggiungere anche le chiamate Wi-Fi richiederebbe un trattamento speciale al fine di soddisfare le aspettative di ciò che una telefonata dovrebbe essere, vale a dire di qualità. Proprio per questo motivo, lo scorso anno l’operatore inglese EE ha annunciato di aver posticipato il lancio delle proprie tariffe per le chiamate Wi-Fi, per assicurarsi di non deludere le aspettative dei vari clienti.
In futuro le chiamate Wi-Fi saranno la normalità
Ciò che le compagnie telefoniche si prefiggono di raggiungere, è un punto in cui il cliente potrà effettuare chiamate Wi-Fi talmente perfette da non riuscire a capire se si tratta di connessione wireless o semplice chiamata vocale. La tecnologia è comunque molto giovane, e probabilmente potrebbe cominciare a prendere davvero piede solo nei prossimi due-tre anni. Per giungere a questo scopo si potrebbe utilizzare il VoLTE (Voice over LTE) facendo così in modo che gli operatori telefonici possano gestire sia le chiamate Wi-Fi che quelle tradizionali contemporaneamente.
Ruckus Wireless, uno dei più diffusi gestori di access points per hotel e hotspots vari, sta lavorando al miglioramento delle chiamate Wi-Fi. Qualche giorno fa l’azienta ha presentato un nuovo software in grado di migliorare la gestione del traffico della voce e di decine di smartphones che tentano di collegarsi all’access point contemporaneamente. Tra le altre cose, il software in questione è in grado di identificare e dare priorità alla voce, evitare che l’access point si sovraccarichi e offrire un roaming automatico verso un access point con una connessione migliore: in caso di numerose connessioni multiple, infatti, Ruckus riesce a spostare gli utenti verso un access point più vicino con abbastanza spazio libero per poterli gestire. Questo nuovo software verrà mostrato il prossimo Marzo durante il Mobile World Congress, dove lo potremo vedere all’opera.
Di sicuro le chiamate Wi-Fi prenderanno sempre più piede nei prossimi anni andando a sostituire le chiamate tradizionali. Gli operatori telefonici sono già pronti ad offrire tariffe e opzioni adeguate (per ora in maniera limitata e in pochi paesi selezionati), ma sicuramente nel prossimo futuro, quando la tecnologia sarà avanzata, il tutto diventerà realtà.