ecobrick

Ecobrick è il progetto dell’ambientalista Susan Heisse che trasforma le bottiglie di plastica in mattoni per costruire edifici, in particolare scuole, nei Paesi più poveri del mondo. Dal Sudafrica, al Guatemala o le Filippine sono già 60 gli istituti fatti di bottiglie di plastica.

Il progetto è molto interessante e va avanti già da qualche tempo. In soli 69 mesi sono stati realizzati ben 60 istituti le cui pareti sono costruite con le bottiglie di plastica grazie all’opera di volontari e alle donazioni.

Le bottiglie utilizzate, gli Ecobrick, per realizzare gli edifici sono riempite di materiale non biodegradabile e poi inserite in modo ordinato tra due reti metalliche. Queste vengono poi ricoperte con il cemento creando una parete isolante ed ecologica. Questa iniziativa non solo consente di ridurre il quantitativo di plastica e rifiuti nelle discariche, genera anche occupazione.

È solo da qualche giorno che si è diffusa la notizia del progetto olandese delle strade create con la plastica delle discariche, ora quello degli istituti e case tirate su con gli Ecobrick, praticamente lo stesso materiale. Il mondo sembra iniziare a capire che bisogna trovare dei modi alternativi per smaltire i rifiuti che produciamo.

In Sudafrica, i volontari del progetto stanno lavorando anche alla realizzazione di case abitabili per una popolazione in continua crescita. Ma non solo case e scuole, il progetto vuole fare di più portando nei villaggi anche orti comunitari e un eco-villaggio che darà lavoro a 18 persone.

FONTENotizia
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