Effetto IKEA, così si definisce quel particolare fenomeno di gratificazione e appagamento che capita ad una persona dopo aver assemblato un mobile con le proprie mani. Le circostanze mentali di questo effetto furono studiate per la prima volta da un gruppo di ricercatori di Harvard. Oggi, un nuovo studio ha scoperto che lo stesso principio può estendersi per favorire l’accettazione dei robot e la loro diffusione.
L’intelligenza artificiale può incutere paura. Tutti noi, almeno una volta, avremo visto quei film apocalittici in cui robot ed umani sono contrapposti in una guerra di sopravvivenza, e sicuramente molti si saranno fermati a pensare cosa potrebbe succedere in un mondo in cui androidi e persone convivono. Sicuramente, parecchi avranno provato una sensazione di timore e persino angoscia all’idea di condividere la propria esistenza con un ammasso di ferraglia e software. Proprio in questo contesto, l’effetto IKEA, e la ricerca condotta da un team della Penn State University possono avere risvolti importanti sull’espansione degli automi.
Lo studio ha appurato che se si partecipa al montaggio di un robot, irrazionalmente si tende a sentirsi più affezionati a loro. La ricerca è stata condotta su 80 studenti divisi in due gruppi. Il primo di essi ha partecipato attivamente alla costruzione dell’hardware e alle modifiche software, aggiungendo le batterie o settando alcune impostazioni, mentre gli altri hanno guardato un ricercatore fare queste operazioni. Al termine del confronto, la soddisfazione e l’apprezzamento verso il robot era maggiore nel gruppo che aveva faticato per la sua realizzazione.
Shyam Sundar, uno degli autori della scoperta, ha dichiarato: “abbiamo intuito che se si prova maggiore entusiasmo verso degli oggetti inanimati come i mobili solo per averli costruiti con le proprie mani, l’effetto sarebbe potuto essere anche maggiore verso oggetti interattivi come i robot”. Lo studio potrebbe essere particolarmente interessante per facilitare il marketing e dunque la diffusione di una tecnologia che a molti fa ancora paura. Proprio per questo Sundar ha consigliato ai i produttori di robot di tenere d’occhio questo semplice ma importante elemento in fase di imballaggio dei propri prodotti, poichè l’effetto IKEA sparisce quando si riscontrano difficoltà durante il montaggio. Insomma, il futuro della robotica passa anche dalle emozioni e dalle sensazioni.