Elon Musk assicura, alla Code Conference, che porterà il primo uomo su Marte nel 2024. I primi voli per trasportare attrezzature inizieranno nel 2018 con cadenza biennale fino alla data prevista per la spedizione umana.
Se il secolo scorso è stato caratterizzato dalla “corsa” alla Luna il ventunesimo secolo è caratterizzato da quello al pianeta rosso. Imprese che sono spinte sia da enti come NASA ed ESA che da privati come Space X di Musk. L’imprenditore sudafricano, naturalizzato statunitense, non ha dubbi sulla data di partenza, ben sei anni prima di quella prevista dall’agenzia spaziale statunitense.
Elon Musk, nel 2024 si parte per Marte
Quando nel 2002 ha fondato Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX) chissà se già immaginava di poter fare una dichiarazione del genere, l’uomo su Marte. L’ha fatta alla Code Conference, incontro internazionale sulle nuove tecnologie tenutosi a Los Angeles. Elon Musk non è tipo da fare dichiarazioni ad impatto tanto per farle, al 2024 non manca molto, solo 8 anni, con le missioni che inizieranno solo fra due anni.
È evidente, dunque, che le fasi di preparazione sono già avanzate. A partire dal 2018 ci saranno una serie di missioni cargo, la capsula si chiamerà Red Dragon, atte a portare le attrezzature e i materiali utili a costruire la prima città su Marte.
L’equipaggio umano della Nasa diretto a Marte dovrà invece attendere fino al 2030, per partire con la capsula Orion, della Airbus Defence and Space. A testare i sistemi di propulsione, a partire dal 2021, saranno alcuni voli umani intorno alla Luna.
“Se i nostri piani andranno come da programma dovremmo essere in grado di lanciare il primo equipaggio verso Marte nel 2024, con l’arrivo previsto nel 2025. Il cronoprogramma è questo. Abbiamo intenzione di spedire una missione su Marte ogni volta che sarà possibile dal 2018 in poi“, sono le parole di Elon Musk alla conferenza di Los Angeles. Le idee sono chiare, arrivo del primo uomo su Marte nel 2025 (dopo un anno di viaggio) e con netto anticipo su quelli che sono i programmi della NASA.
Anche l’Europa è in corsa per la sfida ‘Marte’ con la missione ExoMars. Nel 2020 è previsto l’invio di un rover che andrà a caccia di vita grazie a un trapano italiano. Non mancano i programmi marziani anche di Cina ed Emirati Arabi.