Facebook non è solo un social network, è diventato un’elemento essenziale nella vita sociale di molte persone, soprattutto di quelle che hanno chiamato la polizia dopo il blackout del servizio.
E’ bastato davvero poco infatti per mandare nel panico più totale gli utenti di Facebook che, dopo aver visto che il sito non funzionava più, si sono evidentemente fatti prendere un po’ troppo dalla paura, arrivando così ad avere una reazione a dir poco esagerata, visto che quello che si è verificato era un semplice blackout momentaneo del servizio, nessuna fine del mondo o disastro universale, quindi.
Eppure per molte persone l’incapacità di inviare un messaggio ai propri amici o pubblicare un aggiornamento di stato evidentemente deve averli lasciati sgomenti. Per questo la polizia di Los Angeles si è trovata a vivere una situazione davvero senza precedenti: ricevere una moltitudine di telefonate di utenti allarmati perchè Facebook non funzionava. La polizia allora si è vista costretta a prendere dei provvedimenti per evitare di diventare un centralino. Il sergente Burton Brink ha pensato allora di sfruttare l’affezione verso i social network, usando il proprio profilo Twitter per spiegare alle masse mentalmente confuse e terrorizzate che quando Facebook non funziona, non bisogna chiamare la polizia. Egli ha scritto: “Facebook non è un problema delle forze dell’ordine, per favore non chiamateci se non funziona, non sappiamo quando FB funzionerà di nuovo! “
Resta intanto da chiedersi cosa pensavano gli utenti che hanno chiamato la polizia durante il blackout di Facebook e soprattutto cosa volevano ottenere comportandosi in questo modo, che ha sicuramente fatto perdere tempo a persone che lavorano giornalmente per risolvere situazioni ben più importanti di Facebook che non funziona. Come scritto da CNET, Facebook non è né ossigeno né acqua,né aria, né elettricità. Anche se per molte persone evidentemente è molto di più ed è a tutte queste persone che consiglio vivamente di spegnere il computer e vivere di più.