Facebook intende “costruire efficacemente un teletrasporto”. Ad affermarlo è stato Mike Schroepfer, Chief Technology Officer della società statunitense durante il Dublin Web Summit. Il responsabile del reparto Tecnologia ha poi aggiunto: “Facebook vuole costruire un dispositivo che permette di essere ovunque tu voglia, con chiunque, indipendentemente dai confini geografici“.
Sfortunatamente non si tratterà di un teletrasporto come quello di Star Trek, ma di una nuova tecnologia che – grazie a caschi di realtà virtuale e mondi simulati altamente realistici – sarà in grado di dare all’utente l’illusione sensoriale di trovarsi fisicamente in un luogo in cui in realtà non è, insomma un vero e proprio teletrasporto virtuale.
La nuova tecnologia, che dovrebbe essere disponibile entro i prossimi 10 anni, si baserà sui dispositivi di realtà virtuale sviluppati dalla Oculus – la società specializzata in VR acquisita da Facebook un anno fa per una cifra di 2 miliardi di dollari.
Mark Zuckerberg vede la realtà virtuale come “il prossimo grande passo nel sociale“; questo spiega gli ingenti investimenti nel settore. “Il mobile è la piattaforma di oggi, ora ci stiamo preparando alle piattaforme di domani“, ha infatti dichiarato lo stesso Zuckerberg in occasione dell’acquisizione di Oculus. Il fondatore di Facebook ha poi aggiunto che “Oculus ha la possibilità di creare la piattaforma più social di sempre, cambiare il modo in cui lavoriamo, giochiamo e comunichiamo“.
Se occorrerà aspettare 10 anni per un teletrasporto virtuale credibile, sono ormai realtà i famosi Rift, i visori di VR della Oculus disponibili per il mercato di massa a partire dal 2016, a cui si aggiungeranno – sempre l’anno prossimo – gli Oculus Touch, due controller dotati di sensori concepiti per rendere ancora più immediata e naturale l’interazione con i giochi in realtà virtuale e con ulteriori elementi virtuali.
“Abbiamo l’opportunità di connettere chiunque nel mondo” – ha osservato Schroepfer durante la conferenza degli sviluppatori di Facebook F8 2015 tenutasi a Marzo – e Facebook è ormai in grado di “costruire sistemi che siano umani, ancora più personalizzati e intelligenti rispetto a qualsiasi cosa fatta finora. Le tecnologie di cui si è parlato oggi aiuteranno a costruire strumenti e servizi in grado di supportare sempre meglio le persone e portare il mondo verso il futuro“.
Il teletrasporto virtuale è dunque perfettamente in linea con la volontà di Zuckerberg e soci di potenziare le capacità di VR della Oculus oltre che con gli altri progetti “futuristici” a cui la società statunitense è già a lavoro. Tra questi ricordiamo la Reactive Native – una cornice per ambienti nativi aperta e indipendente; il Connectivity Lab – progetto legato alla realizzazione di veicoli aerei senza equipaggio come droni e raggi laser per l’espansione della connessione ad Internet – e la Facebook AI Research attiva nella progettazione di dispositivi sempre più intelligenti.