Il Galaxy Note 6 è il dispositivo più atteso della seconda metà del 2016 e se tutti i rumors dovessero trovare corrispondenza nel prossimo phablet dell’azienda sudcoreana il successo sarà assicurato.
In un precedente articolo abbiamo già visto una panoramica su tutte le presunte nuove features del prossimo dispositivo di punta di Samsung. Tra queste vi è certamente l’attesissimo sensore biometrico che dovrebbe essere completamente rinnovato per migliorare l’esperienza utente.
Samsung ha registrato un nuovo marchio che suggerisce una nuova misura di sicurezza in arrivo sul phablet dell’azienda. La registrazione dei nuovi marchi riguarda sia per ‘Samsung Iris’ sia ‘Samsung Eyeprint’ (come riporta il sito olandese Galaxy Club). Il Note 6 ha, come i suoi predecessori, una spiccata tendenza all’uso aziendale e il colosso coreano ha sempre spinto in questa direzione anche con un’altra app dedicata alla sicurezza, Knox.
In realtà, non è mai riuscita a convincere fino in fondo il mercato aziendale che ha sempre preferito il concorrente Apple con i suoi iPhone. Il tentativo di acquisizione, almeno così si vociferava, negli scorsi anni di BlackBerry doveva servire proprio a questo scopo.
Poter presentare un nuovo sistema di sicurezza e di identità nel cuore del nuovo phablet potrebbe avere effetti positivi sulle vendite, ovviamente il funzionamento deve essere impeccabile.
Samsung ha già lavorato in passato con sensori legati al movimento degli occhi, ad esempio per controllare lo scorrimento, per mantenere la retroilluminazione alla massima potenza quando si guarda lo schermo, oppure evitare che il display ruoti quando si sta piegati e altro ancora. Visti i marchi registrati l’idea è quella che sul Note 6 potremmo vedere un software di monitoraggio degli occhi, in pratica il sensore per la scansione dell’iride.
L’identificazione e l’attivazione tramite metodi alternativi e veloci sta diventando un campo di battaglia interessante anche se quello vero, e di sicuro più apprezzato dagli utenti, sarebbe quello della durata della batteria.
Qualcosa del genere lo abbiamo già visto sui Nokia Lumia 950 e 950XL di Microsoft, ma il funzionamento non è impeccabile, fattore fondamentale perché una funzione abbia successo. Supponendo che Samsung abbia raggiunto un adeguato livello di accuratezza e di velocità vedremo questa killer feature sul Galaxy Note 6, certamente sarà presente sui prossimi Galaxy S8 ed S8 Edge nei primi mesi del 2017.