Ci stiamo avvicinando a una guerra tra gli uomini e le macchine come quella raccontata dal film cult anni ’80 Terminator? Probabilmente no, anche se episodi come quello capitato in Giappone ai danni di un robot di un negozio di telefonia lasciano molto riflettere.
In un negozio di prodotti per la telefonia a Kanagawa, città non distante dalla capitale Tokyo, un uomo, Kiichi Ishikawa, avrebbe infatti aggredito un robot solo perché arrabbiato col servizio clienti. Il robottino è un androide parlante alto un metro e venti, addetto a raccogliere i feedback positivi o negativi dei clienti.
L’uomo è stato ripreso dalla telecamera di sicurezza mentre stava dando un calcio all’androide, probabilmente ubriaco. Motivo? Il modo con cui era stato trattato da un addetto al personale. Solo che, anziché prendersela con lui, ha ben pensato di malmenare il suo collega robot.
Il povero robot vittima dell’ira del sessantenne si chiama Pepper, ha il volto a forma di luna e si muove tramite rulli. Ha un tablet attaccato al corpo di plastica, capace di comprensione del linguaggio ma anche di emozioni. Pertanto, supponiamo, non deve aver preso molto bene il calcione subito.
Il fatto sarebbe avvenuto domenica mattina e il colpo sembra proprio aver danneggiato il robot. Di fatti, appare rallentato e offuscato nei suoi movimenti. Almeno stando a quanto riporta Sponichi, giornale scandalistico giapponese. Il danno potrebbe ammontare a 198mila Yen, ossia 1.600 dollari.
Il negozio in questione è la SoftBank, una catena che ha centinaia di robot come quello colpito distribuiti tra i suoi tanti negozi a livello nazionale.
Oltre ad essere messo in vendita come un compagno di vita, in Giappone il robot Pepper viene usato anche per vendere macchine da caffè, per registrare i feedback dei clienti o semplicemente salutare i clienti nelle banche. Ma non tutti sembrano apprezzarlo.