Google è entrato nel mondo degli adulti. Infatti, il 27 settembre 1997, vale a dire ben 18 anni or sono, Larry Page e Sergeï Brin hanno lanciato e presentato ufficialmente al mondo il più celebre motore di ricerca online della storia.
In realtà, però, se proprio si vuole essere precisi, il servizio fu lanciato il 15 settembre del 1997, ma dal 2005 l’anniversario della nascita si festeggia il 27 settembre, in ricordo di quando nel 1998 fu registrato il record di pagine indicizzate. In ogni modo, da allora molto tempo è passato, ma gli anni hanno saputo regalare migliaia e migliaia di successi, uno più importante dell’altro.
Quando si parla di internet, oggigiorno, spesso e volentieri gli internauti confondono il servizio di ricerca offerto da Google con il celebre World Wide Web, o più comunemente WWW, ossia quel fondamentale servizio della rete che permette di navigare e usufruire di un’infinita varietà di contenuti multimediali, attraverso dei legami (chiamati “link”) e di ulteriori servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti. Questo naturalmente è una testimonianza fondamentale dell’importanza raggiunta dal principale servizio offerto da Big G.
Google, il sito più visitato al mondo
Se dovessimo stilare una classifica dei siti più visitati ed importanti al mondo, al primo posto dovremmo mettere obbligatoriamente Google, seguito magari da Apple, Facebook, Amazon o Ebay. Per dare un’idea della vastità di utenti raggiunti dal colosso statunitense, basta pensare che più dell’80% degli internauti utilizza il suo motore di ricerca come predefinito sui propri dispositivi elettronici. Numeri impressionati, soprattutto, se considerati gli albori.
Google ha portato con sé una ventata di innovazione, anche se studiando l’etimologia del nome stesso, ci si accorge di un simpatico particolare. Il termine, infatti, non fu coniato ex novo dai due creatori, bensì fu utilizzato un nome già esistente: “Googol“. Quest’ultimo venne coniato per la prima volta dal matematico statunitense Edward Kasner nel 1938, per riferirsi al numero 1 seguito da 100 zeri.
Tuttavia, in sede di registrazione del dominio, i due fondatori (Page e Brin) non avevano alcuna idea di come si scrivesse e, dunque, decisero di interpretarlo a modo loro, trasformandolo in Google. Dell’errore furono avvisati solo nel giorno seguente da una loro collega di Stanford, ma il dominio era ormai registrato e lo lasciarono tale. E pensare che sarebbe bastata una semplice ricerca sul loro motore per accorgersene!
Google, tutti i loghi
Nel corso degli anni anche il logo del celebre motore è mutato, adattandosi ai tempi ed alle esigenze grafiche-generazionali. Si è passati, quindi, da uno stile molto cartonato ad un’estetica affine al nuovo “material design“, introdotto proprio da Big G nel suo sistema operativo mobile Android.
Nel bene e nel male, Google oramai fa parte di noi e del nostro essere. Ci condiziona e ci incoraggia, ci aiuta e ci semplifica la vita. Non possiamo che augurare lunga vita a Big G ed altri 100 anni di felicità!