Durante Google I/O 2016, il colosso di Mountain View ha presentato Project Soli. Si tratta di un piccolo radar che consente l’interazione a distanza con i dispositivi Android Wear. Infatti, attraverso questo device, sarà sufficiente muovere le dita della mano davanti al display per impartire comandi, senza dover sfiorare lo schermo. Il progetto è supportato anche da LG.
Sembra proprio che Big G non sia concentrato, esclusivamente, su Project Ara e Project Tango, ma che abbia deciso di investire in altri interessanti progetti come Soli, già annunciato nel corso del 2015.
Il programma nasce dalla divisione Google ATAP, ovvero dagli stessi sviluppatori di Ara che hanno lasciato intuire la possibilità che il progetto possa essere esteso anche in ambito domestico. Un esempio? Gestire, da lontano, la riproduzione dei brani musicali attraverso gli speaker Bluetooth. Dunque, fermo restando che il sistema sia stato pensato per gli indossabili di Google, non si esclude la possibilità che il chip possa essere implementato su casse Bluetooth e altri dispositivi smart – come computer, grandi schermi, tv e smartphone – che siano in grado di tradurre i movimenti della mano in azioni digitali.
Aggiornato alla versione Android 2.0, Soli permetterà all’utente di avere maggiore spazio sul quadrante mentre si consultano le app, in quanto il pannello non verrà oscurato dalla presenza delle dita. Tuttavia, nello specifico, gli sviluppatori di Mountain View stanno perfezionando una tecnologia che, grazie a un sensore, sarà capace di catturare i movimenti della mano e di trasmetterli a un software: quest’ultimo, a sua volta, elaborerà gli input per trasformarli, infine, in azioni digitali.
Si parla di un chip di seconda generazione e che riduce il carico computazionale di lettura e di interpretazione dei gesti. Ed è proprio questa caratteristica che permetterà al dispositivo di essere installato su dispositivi meno potenti a differenza del suo predecessore, presente nel kit alpha e distribuito ai 60 sviluppatori proprio lo scorso anno.
Eppure, Google ha fatto presente di non essere il solo a lavorare a questo progetto. Infatti, Mountain View ha voluto al proprio fianco LG per sviluppare lo smartwatch LG Watch Urban che include, al proprio interno, Soli: un dispositivo che, secondo i rumors, sarebbe in grado di captare i segnali a circa 15 metri di distanza. E non solo. Tra i partner di Big G, figurerebbe anche Herman con il quale si sarebbe cimentato nella produzione di JBL, un altoparlante che utilizza gli stessi algoritmi del nuovo programma presentato alla convention.
Entro la fine del 2016, Big G renderà disponibile la versione beta del kit di sviluppo, comprensiva di Project Soli. Coloro, che intendono saperne di più riguardo al programma, dovranno presentare un’apposita domanda a Google per accedere ai test di prova.
Intanto, vi proponiamo il video di presentazione.