E’ in corso il Google I/O 2014, il grandissimo evento che ogni anno milioni di appassionati aspettano. Si è parlato tanto e sono state presentate tantissime novità. Forse qualche delusione. Proviamo quindi a riassumerle nel miglior modo possibile in attesa dei focus in arrivo nelle prossime ore!
Ad iniziare la presentazione è Sundar Pichai, responsabile della sezione Android e Chrome Apps, con al polso Moto 360.
Ovviamente iniziamo con un po’ di numeri poco influenti. Quanta gente sta guardando live l’evento, quanti smartphone vengono venduti ogni anno, quanti di questi hanno Android ed altri dati sui tablet.
Android One
Probabilmente per limitare ancor più il fenomeno della deframmentazione, Google ha pensato di offrire un dispositivo base, con funzioni basilari come Dual-sim, Radio FM, 4,5 pollici di display, ad un costo inferiore ai 100$. Aggiornamenti direttamente da Google ed alta facilità d’uso per gli utenti dei paesi in via di sviluppo.
Material Design
Uniformare il design delle varie piattaforme, che siano desktop o mobili, è fondamentale. Google, per aumentare il feeling con lo schermo. Questo Material Design è una sorta di UI intelligente in grado di capire quale scheda dello schermo stiamo utilizzando e metterla in primo piano, creando ombre ed adattandosi allo schermo, con transizioni, animazioni etc…
E’ stato inoltre creato un portale per aiutare e guidare gli sviluppatori nella creazione della giusta UI. Google.com/design
Notifiche
Senza allontanarsi troppo dalla UI, si parla di notifiche. Sarà possibile interagire con le applicazioni direttamente dalla lockscreen, o tramite le heads-up notification. Per migliorare la sicurezza, WiFi e Bluetooth saranno parte integrante del sistema. Se attivi e collegati, non verrà richiesta autenticazione.
Per migliorare l’interazione con le schede chrome, quest’ultime, rimarranno evidenziate separatamente nel multi-tasking.
ART e 64-bit
Ufficializzato ART! Presto sostituirà completamente Dalvik e sarà compatibile con piattaforme ARM e X86. Ovviamente ART è stato migliorato rispetto quello presente attualmente.
Ufficializzato anche il supporto ai sistemi a 64-bit, seguendo quindi Apple. Migliorata di conseguenza la GPU.
Project Volta e Battery Saver
Arrivano novità anche sul fronte consumi. Presentato il Project Volta, un nuovo sistema per ridurre profondamente i consumi, migliorando aspetti basilari. Questo, accompagnato ad una funzione di risparmio energetico, integrata direttamente in Android, permetterà di ridurre ulteriormente i consumi.
Google Play Service
Il servizio su cui si basano tutte le piattaforme Google.
Essendo un sistema decisamente aperto, è importante avere un buon sistema di sicurezza. Google Play Service, disponibile sul 93% dei dispositivi Android, aumenta proprio la sicurezza, integrando un anti-malware ed uno scanner per app.
Android L, inoltre, è parte integrante del sistema multi-screened che porta il Android su tutte le piattaforme smart collegabili, quindi wearable, macchina, tv.
Android Wear
Utilizzando un LG G Watch, vengono mostrato il funzionamento di Android Wear. Tramite il controllo vocale e tramite Google Now, sarà possibile accedere alle principali funzioni del nostro smartphone, senza accedere al dispositivo stesso. Questa profonda integrazione tra i due permetterà, ad esempio, di aggiungere una nota, di controllare le notifiche ed eventualmente rimuoverle, entrare nel lettore multimediale, silenziare lo smartphone.
Android Wear non si limita ad interagire con lo smartphone. Sarà possibile utilizzare lo smartwatch come se le app fossero pensate proprio per quest’ultimo. In fin dei conti è così, dato che l’SDK è già disponibile per gli sviluppatori. Ad esempio, potremo scegliere, ordinare e pagare la pizza direttamente dallo smartwatch in pochi tap.
LG G Watch ed il Samsung Galaxy Live sono disponibili da oggi nel Google Play Store! Motorola Moto 360 arriverà dopo l’estate.
Android Auto
Gli incidenti stradali sono molto frequenti negli USA, soprattutto perché vengono utilizzati gli smartphone alla guida.
Android Auto porrà fine a questo problema, portando tutto il mondo Android nel cruscotto. Sarà controllabile tramite voce e schermo touch. Queste immagini spiegaranno tutto meglio.
L’SDK non farà distinzione tra le varie vetture. Sarà tutto unificato.
Android TV
Sul palco arrivano una TV ed un divano. Ecco Android TV. Tramite un controller (smartphone, pad, telecomando, smartwatch) sarà possibile controllare il sistema multimediale, andando a mostrare un’interfaccia suddivisa in schede (sovrapposta al video in corso) con consigli, tendenze e quant’altro, ovviamente legate al mondo cinematografico.
Sarà possibile effettuare ricerche, su film, serie TV, TV Show e personaggi televisivi. La ricerca porterà risultati relativi a trama e biografia e permetterà di riprodurre in video.
Potremo anche utilizzare Android TV come console, utilizzando lo schermo ed un pad, o come estensione del nostro device, anche in multiplayer!
Ovviamente Android TV avrà il suo store “speciale”, con apps pensate per le TV.
ChromeCast
Anche ChromeCast potrà essere controllato dallo smartwatch. Vediamo quindi come il lavoro fatto su Android Wear sia molto completo e raffinato.
Tornando al ChromeCast: migliorata l’interazione con YouTube. Basta un tap per connettersi. L’estensione generale è stata estesa a Web, Android ed iOS, ed è stata spostata sul cloud. Questo significa che potremo controllare ChromeCast anche da remoto.
Implementata anche la CastScreen, ossia la riproduzione sulla tv dello schermo del nostro device, con la possibilità di accedere anche alla fotocamera.
ChromeBooks
Tramite GoogleNow, anche i ChromeBooks saranno collegati ai nostri device Android.
Anche se ancora in via sperimentale, è interessante vedere come Chrome OS ed Android siano sempre più vicini, come dimostrato dall’SDK. Questa sarà la medesima per entrambe le piattaforme. Tutto molto più facile per gli sviluppatori.
Vediamo anche una certa sincronizzazione tra le piattaforme ed i suoi servizi, con notifiche ed app sempre in coesione.
Work
Android L sarà in grado di supportare due diversi profili, ad esempio “lavoro” e “personale”. Così facendo, avremo su un unico dispositivo le app unificate ma comunque separate.
Google Drive è stato finalmente integrato in QuickOffice, ottenendo una sola suite di lavoro. Una suite che permette di modificare nativamente i file senza andare a modificarne il formato.
Le aziende potranno inoltre pagare 10$/mese per utente, disponendo così di alcune features come: File Criptati e sicuri, Storage illimitato, impostare un amministratore di sistema ed altro.
Google Fit Platform
Tutte le società che si lanceranno o che sono già presenti, nel mercato del fitness, potranno appoggiarsi a Google Fit Platform che, al momento, è solo una piattaforma e non un app.
In moderazione.