Phablet è una parola di uso comune ormai ed è anche entrata nel dizionario inglese da più di un anno.
I phablet si possono definire come l’anello di congiunzione tra smartphone e tablet e sono divenuti, nel tempo, sempre più apprezzati e amati e dispositivi su cui molte aziende Android puntano, anzi sembra che questa sera anche Apple entrerà in questo mondo a cui ha dato vita Samsung con la presentazione del primo Galaxy Note, quando tutti pensavano che fosse solo un esercizio di stile da parte dell’azienda coreana proprio quello che si pensa attualmente del Galaxy Note Edge.
Ogni anno la loro quota di mercato cresce grazie a mercati emergenti come quello asiatico dove i phablet sono molto amati e grazie al fatto che device come l’LG G3 e il OnePlus One, giusto per citarne due, vengono spacciati dalle rispettive aziende come smartphone pur essendo a tutti gli effetti phablet grazie alla diagonale del dispaly da 5,5 pollici. A causa di questa crescita molto veloce, IDC (International Data Corporation) sembra pensare che entro la fine di quest’anno, i phablet supereranno i PC portatili (laptop) e poi eclisseranno le spedizioni dei tablet il prossimo anno.
Il mercato dei phablet vedrà 175 milioni di unità vendute nel 2014, e quindi quasi il doppio, 318 milioni, nel 2015 contro le spedizioni di soli 170 milioni di computer portatili quest’anno e 233 milioni di tablet attesi per l’anno prossimo, che indica una crescita impressionante dei phablet.
La disputa sull’argomento è molto accesa tra coloro che amano i phablet e quelli che, invece, ritengono tali device dalle misure esagerate e che tra poco non entreranno più in tasca e si avrà bisogno di uno zaino per portarli in giro. Fatto sta è che è il mercato e i numeri che questo comporta a decidere gli eventi e questi portano verso dimensioni sempre maggiori dei display dei nostri amati smarphone, pardon phablet.