Intel, una delle realtà più importanti del mondo della tecnlogia, annuncia un calo dell’utile netto, stimabile intorno al 6%, nel mese di settembre, per quanto riguarda il settore dei chip destinati ai server
Tutto sembra derivare dalla flessione della domanda di mercato in questo settore. Tuttavia, Intel è soddisfatta dei suoi dati, su base trimestrale, che vanno a rispecchiare le analisi e le previsioni fatte in passato. Dall’azienda tengono a precisare che il loro market share si consolida sempre di più, nonostante le difficoltà attraversate dall’economia in questi ultimi periodi. Degna di nota, l’introduzione di una nuova tecnologia, sviluppata da Intel e denominata 3D XPoint, a cui l’azienda sta destinando moltissime attenzioni.
Nel mentre, Intel prosegue la sua azione su molteplici tavoli, forte del suo status e del suo appeal, consolidati da decenni di leadership indiscussa; tutti valori che il colosso dell’elettronica mette in campo per portare a compimento i processi di acquisizione avviati. Ad esempio, nel caso dell’offerta per comprare Altera Corp. L’Unione Europea dovrebbe dare il via libera proprio durante questa settimana, avallando l’offerta da 6,7 miliardi di dollari investiti al fine di espandere ulteriormente il mercato dei chip Intel. Questa operazione era stata bloccata, in precedenza, dal US Department of Justice, per problemi inerenti l’antitrust.
L’acquisizione di Altera potrebbe garantire ad Intel un incremento nel segmento CPU per server, oltre a fornire una spinta significativa nello sviluppo di processori destinati agli smartwatch o ai sistemi di infotainment per le automobili. L’impatto generato da questa, probabile, operazione non è stato considerato nelle stime per il quarto (ed ultimo) trimestre dell’anno, quindi tutte le valutazioni del caso si faranno a posteriori. Di certo, un colosso stabile, da miliardi e miliardi di dollari come Intel, sa come far fronte a queste situazioni piuttosto complesse.
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