Non stiamo per parlarvi di un test di maltrattamento su smartphone, ma di una prova effettuata da LinusTechTips su come vengono gestite le temperature dai vari telefoni se raffreddati mediante immersione in acqua gelida.
Linus Sebastian di LinusTechTips voleva riuscire a testare i benefici del raffreddamento a liquido su alcuni flagship 2015, sia su device con problemi di surriscaldamento che su quelli senza. I terminali di cui parliamo sono: iPhone 6S, Samsung Galaxy S6 Edge, LG G4, HTC One M9 e ZTE Axon. Nel video qui sotto Linus chiude i terminali in un sacchetto di plastica e li immerge nell’acqua gelida per 10 minuti, facendo girare continuamente GeekBench.
Avrete notato come iPhone 6S , LG G4 e Samsung Galaxy S6 Edge non presentano problemi di surriscaldamento ne con raffreddamento ad “aria” ne con quello ad “acqua fredda”. Questo non si può certo dire per HTC One M9 e ZTE Axon. Questi ultimi due terminali infatti hanno evidenti problemi di surriscaldamento dovuti allo Snapdragon 810, un vero e proprio “piccolo forno”, a cui si è riuscito a porre rimedio solo tramite “castrazioni” software. Dai grafici qui sotto si può notare infatti come con il normale utilizzo ad un certo punto i terminali in questione hanno cali vertiginosi nelle prestazioni, questo è dovuto al throttling della CPU, modalità utilizzata per proteggerla dall’eccessivo surriscaldamento mediante l’utilizzo dell’abbassamento della frequenza operativa.
La situazione “cambia” per HTC One M9 quando viene raffreddato con l’immersione nell’ acqua fredda. In questa maniera presenta dei notevoli miglioramenti nelle prestazioni, a “lungo termine”, dimostrando che lo Snapdragon 810 è superiore all’808 a bordo del G4. Peccato ci sia solo un piccolo problema: bisognerebbe usare il telefono nell’acqua gelida per apprezzarne la sua intera potenza, e comunque anche in questo caso Linus parla di “un terminale ancora un po’ caldo, sebbene sia stato immerso in acqua fredda”.