Una risposta ai problemi derivanti dal cambiamento climatico subìto dalla Terra potrebbe provenire dai diamanti. Non nella forma di gemma cui siamo notoriamente abituati, ma come polvere. Dunque, i diamanti non sarebbero solo i migliori amici delle donne. Ma anche del pianeta.
I ricercatori della Harvard University, infatti, hanno proposto di usare la polvere di diamante in alternativa all’idea di spargere solfati nell’atmosfera. Questo potrebbe essere un modo per raffreddare il pianeta. Tale ipotetico antidoto al cambiamento climatico globale è stato proposto dagli scienziati relativamente ad un’analisi matematica che suppone di esplorare la struttura di questi solidi.
Cambiamenti climatici: la soluzone dei diamanti
Non si tratta di un’idea malvagia, ma frutto di una ricerca ben studiata. Secondo quanto sostengono i ricercatori, infatti, le preziose nanoparticelle che compongono il diamante sarebbero molto più efficaci e rispettose dell’ambiente rispetto ai sopramenzionati solfati. Questi, infatti, dovrebbero indurre un abbassamento delle temperature, ma nel far ciò rischierebbero di scatenare anche una serie di pericolosi effetti collaterali, come la reazione con altre sostanze presenti nell’atmosfera o producendo acido solforico in grado di danneggiare lo strato di ozono intorno alla Terra.
La teoria della nuvola di particelle solide di dimensioni nanometriche espulse nell’atmosfera non è una nuova teoria della geoingegneria. In un certo senso, i ricercatori spiegano che l’effetto sarebbe simile a quello di un’eruzione vulcanica. La cenere espulsa da un vulcano, infatti, se abbastanza estesa, può causare un calo della temperatura. Quando il vulcano Pinatubo delle Filippine eruttò nel 1991, secondo la Nasa i 20 milioni di tonnellate di biossido di zolfo vomitato nell’atmosfera causarono un abbassamento della temperatura.
Una nube controllata, composta di particelle, potrebbe produrre un effetto simile. La polvere di diamante, al contrario di quella di solfati, non creerebbe acido solforico nell’atmosfera. Sulla base del modello avanzato da Harvard, i diamanti garantirebbero prestazioni migliori rispetto ai solfati, essendo almeno il 50 per cento più efficaci.
Lo svantaggio principale dei diamanti, però, è costituito da un disegno di legge molto rigido che si attesta nella gamma di miliardi di dollari. “Si potrebbe avere molto meno impatto sull’ozono, meno riscaldamento della stratosfera e un abbassamento della luce diffusa sulla superficie della Terra“, spiega Debra Weisenstein, ricercatrice presso l’università di Harvard.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Atmospheric Chemistry and Physics.