LG G5 è l’ultimo top di gamma del gigante coreano. Pronto a fare concorrenza alle punte di diamante del momento, lo smartphone introduce per la prima volta sul mercato il concetto di moduli. Mero vezzo oppure utile funzionalità? Non resta che scoprirlo insieme.
La confezione del dispositivo è piuttosto semplice. L’apertura laterale tende a ricordare quella che è la principale caratteristica del device. Al suo interno c’è un corredo abbastanza completo, indispensabile per utilizzare a pieno lo smartphone.
Estetica e materiali
LG G5 ha dimensioni di 149.4×73.9×7.3 millimetri per un peso di 159 grammi. La struttura del dispositivo è costituita principalmente in metallo, tranne sul frontale dove a proteggere il display c’è un pannello Gorilla Glass 4.
Il device è bilanciato e piacevole a tenere in mano, sebbene l’alluminio del back panel sia un po’ scivoloso.
Sul posteriore destro è alloggiato unicamente il carrellino per inserire nanoSIM e microSD; a sinistra invece ci sono i bilancieri del volume ed il piccolo pulsante grazie al quale è possibile sganciare l’alloggio dei moduli intercambiabili. Sempre lo stesso offre anche la possibilità di sostituire la batteria.
In basso c’è il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e la speaker audio mono. In alto, infine, è presente il microfono secondario, il sensore infrarossi ed il jack audio da 3,5 mm.
Il back panel accoglie lettore d’impronte digitali, doppio sensore della fotocamera, cardiofrequenzimetro, flash LED e messa a fuoco laser.
La batteria estraibile da 2800 mAh si rimuove lasciando il device in una situazione di delicatezza estrema. Dubito che un gioco frequente di sostituzione dei moduli non comprometta, nel lungo, l’integrità del dispositivo.
Sul frontale, oltre il pannello da 5,3″, è presente la capsula audio, il sensore di luminosità prossimità, il LED RGB per le notifiche e la camera frontale da 8MP. Non ci sono tasti fisici né soft touch. Molto interessante la la curvatura posta in altro ed in basso, conferisce linee morbide al dispositivo.
In definitiva il terminale non è il massimo che si possa desiderare, esteticamente. Sicuramente il frontale è più gradevole – parere è molto soggettivo – del posteriore.
Display e touch screen
Il display di LG G5 è un IPS Quantum da 5,3″ con risoluzione QuadHD e densità di 550 PPI. L’alta definizione del pannello consente un’esperienza visiva molto interessante. La regolazione della luminosità é fulminea e, sebbene non si possa scegliere la tonalità di colori, questa viene sempre adeguata alle condizioni ottimali.
L’angolo di visuale in ambienti chiusi è abbastanza buono, a ratti tendente al bianco. Le difficoltà si riscontrano all’aperto quando diventa impossibile vedere lo schermo di sbiego. Sembra proprio come se sul terminale fosse montata una di quelle pellicole, tanto di moda qualche tempo fa, che tutela la privacy degli utenti. Un vero peccato, considerando il livello del device.
Una delle main feature del device è il display always ON. Il 2016 è l’anno che ha rilanciato questa caratteristica su molti smartphone e phablet top di gamma. In realtà, non si tratta di una particolarità così tanto nuovo, Motorola insegna. Su LG G5 il display always ON fa il suo dovere, offrendo però poche personalizzazioni. Non si tratta, a mio avviso, di un difetto. Lo scopo di questa funzionalità è quello di mostrare le notifiche (e poco altro) quando lo schermo del terminale è spento. Qualche perplessità la nutro circa la qualità della feature. In soldoni, considerando che la visualizzazione avviene tramite un’accensione al minimo della luminosità dello schermo, è impossibile leggere le notifiche quando la luce ambientale è molto forte.
Il touch screen di LG G5 funziona benissimo, mai LAG o impuntamenti di alcun genere. Anche in digitazione, il sistema è fluido e reattivo. La testiera predefinita è quella stock del gigante coreano, comprensiva di stringa dedicata ai soli numeri.
Hardware
LG G5 vanta un equipaggiamento hardware d’eccezione. Snapdragon 820, ultimo Soc di Qualcomm, debutta sul dispositivo. Il chip è un quad core 64 bit assemblato con architettura Kryo basata su due gruppi di core con frequenza omologa, che comunicano fra loro in base alle istruzioni ricevute. La frequenza media è di circa 2,2 Ghz.
A supporto di Snapdragon 820 ci sono 4GB di memoria RAM e 32GB di memoria interna espandibili tramite microSD. Il gran lavoro di ottimizzazione hardware/software permette all’equipaggiamento di hardware di esprimersi al meglio. Non ho mai notato surriscaldamenti di alcun genere, la temperatura è costantemente intorno ai 20 gradi centigradi.
La batteria rimovibile di LG G5 ha una capienza di 2800 mAh. Decisamente pochi per coprire una giornata intensa di utilizzo. Dopo averlo staccato dalla carica alle 8 del mattino, alle 16 circa il dispositivo era quasi completamente scarico. Un totale di circa 3,5 ore di schermo. L’uso è stato prevalentemente social e sotto Wifi. Non ho utilizzato alcuna forma di risparmio energetico, sebbene questa avrebbe aiutato a prolungare un po’ l’autonomia di LG G5. Grazie alla ricarica Quick Charge 2.0, la batteria può essere totalmente ricaricata in meno di 50 minuti.
Credo che la vera utilità dei moduli intercambiabili stia proprio qui, nella possibilità di sostituire la batteria del device. La ritengo una mossa di mercato poco chiara, qualche mAh in più avrebbe dato la possibilità agli utenti di sfruttare al meglio il proprio smartphone, dotato di un hardware così performante ed un display ben risoluto.
La GPU di LG G5 è quella integrata all’interno del processore, ovvero Adreno 530. Ottime le perfomance in ogni situazione, anche nel gaming.
La massima connettività di LG G5 è l’LTE (800/900/1800/2100/2600 MHz). In condizioni di ricezioni ottimale non ci sono problemi, quando la rete è scarsa il device tende ad andare in roaming nazionale (quando supportato) ma non perde mai la linea. Fra le altre forme di connettività, ritroviamo anche il Wifi (dual band, 802.11 a/b/g/n/ac), Bluetooth 4.2, NFC ed A-GPS (supportato da Glonass e Beidou nei paesi supportati).
La suite dei sensori è piuttosto completa: accelerometro, giroscopio, prossimità, luminosità, bussola, infrarossi e lettore d’impronte digitali. Quest’ultimo funziona senza alcun problema, a mio avviso è scomodo il posizionamento sul back panel.
Software e navigazione Web
Il sistema operativo di LG G5 è Android 6.0.1 con interfaccia UX 5.0. Nulla da eccepire sulla qualità dell’ottimizzazione hardware/software, lo smartphone non ha presentato alcuna incertezza anche nei momenti di uso più intensi.
La nuova User Interface di LG ha aggiunte alcune funzionalità, per eliminarne altre a mio avviso parecchio utili. Arriva Friends Manager, utile per comunicare con i moduli di G5 ma, sparisce il multi window e l’utilizzo ad una mano. Due feature parecchio interessanti, recensite qualche tempo fa su LG V10. Ancora presenti il Q-Slide e lo Smart Cleaning. Sparisce l’app drawer, tutte le applicazioni sono posizionate direttamente sui desktop.
Il browser di default di LG G5 è Chrome. Buona l’esperienza di navigazione, sempre fluida nello scrolling. Veloce lo scarico delle pagine e reattivo lo zoom. Del resto, il risultato dell’incontro fra un top di gamma ed il browser di Big G è sempre il medesimo.
Multimedialità
LG G5 gode di doppia fotocamera principale. Il primo sensore da 16MP con apertura focale f1.8 garantisce scatti di qualità eccelsa, mentre il secondo offre fotografie con grandangolo da 135 gradi.
Le fotografie, in modalità automatica, soddisfano l’utente nella quasi totalità delle situazioni, grazie al supporto di messa a fuoco laser 9 punti e flash LED. Il lavoro combinato dei sensori permette scatti artistici grazie alle molteplici possibilità offerte dal software. Molto interessanti risultano gli scatti PopOut, che essenzialmente sfruttano entrambe le fotocamere per realizzare una “foto nella foto“.
La modalità manuale non manca certo di funzionalità. I più esperti potranno sbizzarrirsi nella regolazione dei diversi parametri. Il software dedicato alla fotocamera si conferma ancora una volta piuttosto completo ed adatto a tutte le fasce di utenti.
La massima risoluzione dei video è l’UltraHD a 30 fps. Buone le riprese, incluso lo zoom 8x che non sgrana eccessivamente grazie ai 16MP a disposizione.
La camera frontale da 8MP offre selfie interessanti e flash virtuale. Per scattare una foto è sufficiente una gesture (chiusura ed apertura della mano).
L’audio di LG G5 è alto e sempre “pulito”, nonostante sia mono. Anche la capsula auricolare fa bene il suo dovere, non ho mai avuto difficoltà ad ascoltare il mio interlocutore. I microfoni, piuttosto performanti, completano il comparto audio.
Conclusioni
LG G5 ha pregi e difetti che lo posizionano contemporaneamente fra i device da comprare e fra quelli da evitare. La mia personalissima bilancia ha tenuto in considerazione il prezzo come fattore finale. Sebbene la batteria non sia degna del dispositivo, i moduli siano di dubbia utilità e l’estetica non sia il massimo, LG G5 ha un equipaggiamento hardware d’eccezione ed un comparto fotografico completo ed innovativo. Tutto a circa 500 euro. A mio avviso, fermo restano la necessità di munirsi di power bank o batteria aggiuntiva in caso di uso intenso, lo smartphone punta di diamante di LG potrebbe rivelarsi un acquisto interessante.