Il formato Mp3 compie ben 20 anni e continua ad essere uno dei formati più utilizzati per ascoltare musica sui device. Una vera e propria rivoluzione arrivata nel 1995 per far fronte alla scarsa capienza delle memorie esistenti in quel periodo.
Il formato Mp3 è stato inventato nel 1995 da una serie di sviluppatori coordinati da un ingegnere italiano, Leonardo Chiariglione, che lo stesso Time ha inserito tra i 50 uomini più importanti nella tecnologia. Il formato di compressione è ancora oggi utilizzato per trasmettere musica in streaming, comprimere file audio compresi quelli relativi ai video (lo stesso YouTube utilizza questo formato) e per moltissimi altri utilizzi.
Quotidianamente senza saperlo lo utilizziamo sui nostri smartphone, tablet, personal computer, sistemi multimediali, ecc… e grazie ad esso riusciamo ad avere tantissima musica sui supporti digitali in modo compresso con una minima perdita di qualità audio.
L’Mp3 è la rivoluzione in campo musicale
L’Mp3 si basa sull’algoritmo di Huffman, il quale è in grado di comprimere qualsiasi file audio riducendo la quantità di dati presenti all’interno dello stesso. Purtroppo la compressione Mp3 ha permesso anche la diffusione della musica pirata poiché la riduzione dei dati ha facilitato la condivisione delle song direttamente in rete tanto che con le attuali connessioni è possibile scaricare un album completo in meno di 10 minuti.
Leonardo Chiariglione ha spiegato all’ansa <<A suo tempo mi sono domandato come fare ad inserire i contenuti audio e video in un CD con una buona qualità audio. A me piace l’idea di aver realizzato un formato indipendente, musica che viaggia da sola e non un modello di business. Spesso incontro gente che dice: ci hai fornito qualcosa che prima non avevamo. Questa per me è una grande soddisfazione>>