Dopo la notizia della possibilità di poter usufruire di Netflix anche da noi, questo ulteriore aggiornamento a riguardo non piacerà a molti: ovvero, la messa al bando di proxy e VPN. Ma non tutto il catalogo del servizio potrebbe essere disponibile, a seconda dell’area geografica in cui ci si trova.
Controlli serrati, dunque. Che siano territoriali e imposti dall’azienda. Una vera e propria routine per Netflix, impegnata a soddisfare i bisogni degli utenti. “Siamo fiduciosi che questa variazione non avrà alcun impatto su coloro che non usano proxy“, fanno sapere i portavoce. In parole povere? Se per anni abbiamo avuto accesso al catalogo di un determinato Paese pur trovandoci altrove, e ciò semplicemente utilizzando VPN o proxy in totale libertà, da oggi non sarà più così.
Il futuro degli abbonati Netflix
Quello che si propone di fare ora Neflix è di far sfruttare le sue potenzialità agli utenti, senza ricorrere a proxy. Ad ogni modo, a conti fatti, sembrerebbe un obiettivo utopistico ma ci si augura che, col passare del tempo e con la crescita dell’azienda a livello globale, tutto ciò possa concretizzarsi.
Ovviamente, l’obiettivo nel lungo periodo è quello di accontentare gli utenti di tutto il mondo. Tuttavia, senza costringerli a dover ricorrere a servizi illegali o pseudo tali per poter usufruire dei contenuti. Ed è quello cui sta lavorando anche David Fullagar, vice presidente dei contenuti di Netflix, il quale in un post sul blog dell’azienda, fa sapere che al momento si sta trattando per rendere disponibile il catalogo disponibile negli USA anche negli altri paesi. “Se tutti i nostri contenuti fossero disponibili a livello globale, gli abbonati non avrebbero motivo di usare proxy o ‘unblocker’ per far credere ai nostri sistemi di essere in un Paese diverso da quello in cui si trovano“, scrive.
Staremo, dunque, a vedere come andrà a finire l’ennesimo capitolo della vicenda Netflix.