Pubblicati i piani d’ingresso, nel mercato dei processori per server, di Qualcomm; una CPU che utilizzerà l’architettura ARM, tanto impiegata in ambito smartphone e tablet.Un chip, quello di Qualcomm, che dovrebbe essere destinato ai servizi cloud e che desta particolare interesse da parte di colossi quali Facebook e Google, che potrebbero usufruire di nuove tecnologie per sviluppare i propri server con il loro software (proprietario); potrebbe essere il giusto compromesso tra potenza e consumi, in grado di competere con i processori x86.
Ieri, a San Francisco, Qualcomm ha esposto una pre-produzione del suo chip, per la precisione un system-on-chip con 24 core ma, stando alle dichiarazioni di Anand Chandrasekher, vice presidente dell’azienda, la versione finale ne avrà di più. Questa “bozza” di prodotto è gia stata distribuita ai clienti più importanti per testarla. Nessuno annuncio per quanto riguarda la commercializzazione ma, fra non molto, se ne saprà di più.
Qualcomm, che si sta esponendo con un investimento a lungo termine, va ad aggiungersi ad una lunga lista di produttori, come Marvell, Cavium, AMD, Broadcom, AppliedMicro, già presenti sul mercato server con processori basati su architettura ARM. La potenza di Qualcomm, nonostante sia ancora troppo presto per un impiego massiccio di chip ARM nei server, sta nella consolidata leadership nelle forniture di CPU per dispositivi mobili.
La concorrenza e tanta e molte imponenti realtà potrebbero non abbracciare questa nuova sfida che vedrà coinvolta Qualcomm, specialmente quelle come Amazon e Microsoft (con AWS ed Azure), che supportano il lavoro dei propri clienti, spesso basato su architettura x86; Intel, dal canto suo, si è cautelata con la linea Xeon a bassa potenza e con Atom, anche se questa tipologia di prodotto è stata pensata per i dispositivi mobili
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