Non è la prima volta che sentiamo parlare di un giovane prodigio sfruttare le sue capacità informatiche in modo illegale. Così è iniziata la carriera di Adam Mudd, che a 16 anni ha creato un programma che effettua attacchi informatici. Il tool di nome Titanium Stresser consente infatti di far crashare siti internet e computer semplicemente bombardandoli di dati. La sentenza è stata piuttosto chiara: due anni di prigione per l’hacker inglese.
Dopo aver sviluppato il programma sopracitato, lo stesso hacker ne ha iniziata la distribuzione dalla sua camera. Un software pericolosissimo sfruttato per circa 1.7 milioni di attacchi che hanno messo in ginocchio oltre 650.000 vittime. Tra questi spiccano numerosi utenti Xbox Live e videogiocatori online di Minecraft e Runescape su computer. Secondo alcune stime, l’hacker è riuscito a racimolare oltre $300.000 e 260 bitcoins, per un totale di circa $380.000 a 18 anni.
Tuttavia Mudd non si accontentava della sola vendita del tool, ma egli stesso era interessato ad utilizzarlo. Grazie infatti ad account dal nome “themuddfamily” è riuscito a compiere oltre 600 attacchi dalla sua residenza nell’Hertfordshire. Per citarne uno, nel 2014 ha portato a termine un crimine informatico verso 70 scuole nei paraggi, inclusa l’Università di Cambridge. Lo scorso Ottobre l’hacker ha ammesso di essere stato il responsabile di tutto ciò.
Ieri è avvenuta la sentenza per Adam Mudd in un tribunale inglese, con una pena pari a 2 anni in prigione. Rigettata la richiesta di patteggiamento della difesa, che ha proposto una collaborazione di 2 settimane da parte del giovane nell’ambito della sicurezza informatica. Chissà se l’hacker si è pentito delle sue azioni o sentiremo di nuovo parlare di lui una volta scontata la pena. Come sempre non resta che attendere i risvolti in futuro.