Samsung Galaxy S7 è il prossimo flagship del colosso coreano. Stando ad un rapporto proveniente dalla Corea, l’azienda potrebbe ritornare alla vecchia tradizione che vedeva l’impiego di due diversi processori a seconda del Paese di riferimento.
Con il lancio del Galaxy Note 5 e del Galaxy S6 Edge+ ormai alle spalle era scontato che tutta l’attenzione sarebbe andata al Samsung Galaxy S7 in arrivo il prossimo anno. Nei giorni scorsi i vari rumors e i vari leak hanno praticamente confermato come l’azienda sia al lavoro su due diversi prototipi dello smartphone, uno alimentato dallo Snapdragon 820 di Qualcomm e l’altro alimentato dal SoC proprietario Exynos di nuova generazione.
Tradizionalmente Samsung ha sempre rilasciato una variante orientale e una internazionale dei propri top di gamma, con la differenza proprio nel processore. Di solito la variante internazionale (e quindi europea) ha sempre puntato sul SoC di Qualcomm, ma nel 2015 questa tradizione è venuta a mancare con il Galaxy S6, il quale ha puntato sull’Exynos 7420 in tutti i mercati per via dei problemi di surriscaldamento dello Snapdragon 810. Per il Samsung Galaxy S7 l’azienda potrebbe tornare sui suoi passi e offrire nuovamente due diverse versioni del dispositivo.
Stando ad un rapporto proveniente dalla Corea, le cose stavolta sarebbero però diverse. Il Samsung Galaxy S7 per gli USA e la Cina dovrebbe montare lo Snapdragon 820, mentre la variante per gli altri mercati e dunque anche per l’Europa sarà alimentata dalla nuova generazione del SoC Exynos. Stando agli altri rumors il device dovrebbe montare inoltre uno schermo da 5.2 pollici (si parla anche di una versione con schermo da 5.8 pollici) e i classici 4 GB di memoria RAM. Le notizie sono perlopiù tutte supposizioni prive di fondamento, compresa la voce che vede il ritorno della versione Flat e Edge.
Se questo rumors si rivelasse fondato avreste preferito l’impiego dello Snapdragon 820 per l’Europa o dopo gli ottimi risultati del Galaxy S6 avete piena fiducia nel SoC Exynos?