Topo Gigio è quello che gli ufologi sostengono di aver visto riflesso nello spazio. Un Ufo, invece, è quello che altri ritengono si nasconda nell’immagine scattata da Scott Kelly, l’astronauta della Nasa di stanza ormai da sette mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Lo strano oggetto è stato fotografato dall’astronauta mentre la Iss sorvolava la penisola indiana alla velocità di 28.800 km/h. E definisce particolari che coinciderebbero con il più classico degli stereotipi legati ai dischi volanti.Tuttavia, a ben guardare, non sembra proprio un oggetto non identificato quello immortalato da Kelly. Come nemmeno sembra celarsi la silhouette del famoso Topo Gigio, l’indimenticabile pupazzetto che molte generazioni hanno conosciuto e con il quale sono cresciute. Infatti, vagliando minuziosamente la foto, ci vuole molta fantasia. Che gli ufologi nostrani abbiano preso un abbaglio?
Probabilmente, tale scherzo si deve ad un gioco di luci e riflessi del Sole proiettati dall’apparecchiatura fotografica che, al momento dello scatto, era al buio. Non è la prima volta che accade. Già altre immagini, infatti, avevano sortito tale effetto. In diverse occasioni, la sezione del modulo Columbus, uno dei tanti che compongono la Iss, è stata riflessa dai raggi solari dando luogo a giochi di luci e forme che spesso hanno stuzzicato la fantasia di molti.
Ovviamente, al popolo italico ricondurre il tutto a Topo Gigio sembra alquanto scontato. Sebbene bizzarro. Ovviamente, gli esperti d’oltreoceano non conoscono il nostro topo parlante. Quindi, a ragione, possiamo affermare che ognuno, nell’immagine di Kelly, vi ha visto quello ha voluto vederci. Sebbene, rassicurano gli scienziati, nessun Ufo è comparso nei pressi della stazione orbitante..
Ma ci teniamo a precisare che la fonte, ovvero il simpatico e autorevolissimo astronauta americano Scott Kelly, nell’immortalare la scena proprio non aveva in mente la valanga di supposizioni cui avrebbe dato adito. Anche perchè impegnato in una missione decisamente molto interessante. Al suo settimo mese di permanenza sulla Iss, dicevamo, l’astronauta della Nasa vi rimarrà per un periodo totale di circa un anno. Sotto osservazione, infatti, è quello che la comunità scientifica definisce paradosso dei gemelli. Si tratta di un paradosso ipotizzato da Einstein secondo il quale, nel corso di un viaggio spaziale alla velocità della luce, il gemello in orbita e l’altro sulla Terra, “assorbono” il trascorrere del tempo in modo diverso. Quest’ultimo “invecchia” più in fretta. Una straordinarietà cui anche il mondo cinematografico si è rivolto. Basti pensare alla trama di film campioni d’incassi come Interstellar.
Fonte: Il Messaggero