Umi Fair è lo smartphone ultra economico, che si atteggia a luxury phone.
Già l’unboxing del device, contenuto in una confezione piuttosto risicata, lascia pensare di non essere davanti ad uno smartphone di lusso. Tuttavia, i tratti estetici di UMI Fair sono chiaramente ispirati a dispositivi di alto livello.
Estetica e materiali
Umi Fair ha dimensioni di 143.5x72x8.4 millimetri per un peso piuttosto contenuto, circa 120 grammi.
Il back panel del dispositivo è di plastica ma, è ricoperto in gomma. Al tatto, il cover regala una sensazione molto piacevole. Tuttavia, non bisogna abituarsi troppo perché la copertura tende a staccarsi molto facilmente, gli angoli inferiori si sono rovinati dopo 3/4 giorni di utilizzo accorto. Sul posteriore, ad ogni modo, sono presenti: fotocamera da 13 MPX, doppio flash LED, lettore d’impronte digitali e speaker di sistema.
Il posteriore destro ospita bilancieri del volume ed il tasto accensione/spegnimento. Il lato sinistro è completamente pulito. In basso c’è l’ingresso microUSB e l’unico microfono dell smartphone. Il jack audio da 3,55 millimetri si trova invece nella parte alta di Umi Fair.
Al di sotto del back panel è presente la batteria da 2000 Mah, l’ingresso per le due microSIM e lo slot per la microSD (espansione massima 64GB).
La parte frontale di Umi Fair ospita il display da 5″, la camera frontale da 5MPX, la capsula auricolare ed il sensore di luminosità/prossimità.
Display, touchscreen e lettore d’impronte digitali
Il display di Umi Fair è un IPS da 5″ con risoluzione HD e densità di 300 ppi. La regolazione automatica della luminosità è molto buona, veloce nell’adattarsi alle diverse situazioni. Anche l’angolo di visuale è sufficientemente ampio, considerando la fascia di prezzo del device.
Il touchscreen del terminale funziona bene ed è piuttosto fluido, nei limiti dei lag del device ovviamente. La scarsa ottimizzazione della ROM ha portati a diversi impuntamenti che, chiaramente, si riflettono sulla fluidità d’uso del dispositivo.
Il lettore d’impronte digitali non lo considererei fra le feature del device. Oltre la lentissima, e scoraggiante, configurazione c’è da considerare che l’impronta viene 2 volte su 5. Purtroppo non aiuta la posizione del lettore, decisamente infossato rispetto alla back cover.
Hardware
Il processore di Umi Fair è il quad core 64 bit Mediatek MT6735, con frequenza massima 1 GHZ. A supporto del Soc c’è 1GB di RAM mentre la memoria interna è di 8GB espandibili sino a 64GB tramite microSD.
La scarsa ottimizzazione della ROM non permette di sfruttare l’hardware del terminale adeguatamente. Ho avuto l’opportunità di utilizzare altri smartphone equipaggiati con le stesse componenti ma, con ROM migliori. La differenza si vede.
La memoria interna da 8GB si satura abbastanza in fretta, c’è bisogno necessariamente della microSD e non possibile contare su quella per la maggior parte delle applicazioni. Del resto, solo a partire da Android Marshamallow c’è la possibilità di spostare ufficialmente le app su memoria esterna.
La GPU di UMI Fair è quella integrata nel Soc, ovvero Mali T720. Buona l’esperienza gaming, nessun problema.
Il device è dotato di batteria da 2000 Mah, punto debole più grande. Non è possibile in alcun modo coprire la giornata con un uso moderato. Sarà sempre necessario ricaricare la batteria verso l’ora di pranzo (dopo averlo staccato alle 8 del mattino) per arrivare sino a sera. Nemmeno il risparmio energetico aiuta a prolungare adeguatamente l’autonomia del dispositivo.
La massima connettività dello smartphone è il 4G. La ricezione non è delle migliori, quindi c’è da aspettarsi switch continui della rete. Anche questo contribuisce alla scarsa autonomia del device, sempre impegnato a cercare una stabilità di rete. UMI Fair è un dual SIM dual-stanby, si gestisce con l’interfaccia offerta da Mediatek. La connettività 4G è riservata ad una sola SIM (in formato micro).
UMI Fair dispone anche di Wifi, Bluetooth e KnockHot (funzionalità offerta da Mediatek, che permette lo scambio dati di device affiancati, sostituisce in minima parte l’NFC). Tutto funziona nella norma, il Wifi è tuttavia un po’ debole rispetto alla norma.
Presente anche il GPS (con A-GPS).
La suite dei sensori è basica: luminosità/prossimità, accelerometro e lettore d’impronte digitali.
Software e navigazione
UMI Fair è equipaggiato con sistema operativo Android Lollipop 5.1. Sebbene il processore si 64bit, la versione installata sul device è quella con Kernel a 32 bit.
La scarsa ottimizzazione hardware/software si nota sin dai primi utilizzi. Non ci vuole molto per saturare l’unico GB di RAM, già abbastanza occupato dal sistema operativo. Di conseguenza è facile che il terminale si blocchi spesso. Se 4 o 5 applicazioni sono aperte in contemporanea, UMI Fair diventa impossibile da gestire e c’è bisogno di killare le app per ritornare ad utilizzare lo smartphone.
La navigazione Web è offerta dal browser stock del terminale, buona tutto sommato l’esperienza d’uso. Purchè non ci siano troppe app nel task manager e si concedano i giusti tempi al device.
Multimedialità
La fotocamera principale di UMI Fair è da 13MPX (13,3 effettivi, secondo AnTuTu). Buoni gli scatti, anche in macro. Il doppio flash LED consente scatti anche al buio.
I video si possono girare con risoluzione massima Full HD. La qualità è decente, purché non si eseguano zoom. In quel caso, le riprese iniziano a sgranare eccessivamente. Riascoltando le riprese, inoltre, ho notato che l’audio è davvero pessimo e molto metallico.
La camera frontale da 2MPX è appena sufficiente, se le condizioni di luminosità lo permettono.
L’audio di UMI Fair è appena sufficiente, la posizione dello speaker (sul posteriore) non permette la riproduzione appoggiando il device su una superficie.
Conclusioni finali
UMI Fair non è assolutamente all’altezza delle “promesse fatte con l’estetica”. Il terminale è molto bello ed elegante, peccato però che non venga acquistato per essere un ferma carte.
A livello software c’è una scarsissima ottimizzazione, appena sufficiente a permettere l’uso del device. Allo stesso prezzo (circa 20€ in più) è decisamente preferibile optare per un altro device come Xiaomi RedMi 2.
Non fatevi ingannare dalla presenza del lettore d’impronte digitali, non è per niente funzionale. Inoltre, la batteria offre autonomia decisamente al di sotto di ogni standard minimo.
Anche i materiali non sono premium come sembrano, in appena una settimana di utilizzo si sono palesati evidenti segni d’usura sul back panel e dei graffi sullo schermo.
Consiglio il device solo ad anziani, che non amano smanettare (con Xiaomi smanettare è d’obbligo), o ad utenti senza grosse pretese.