Facebook è una fucina di idee. Ma sempre attento a contrastare gli altri social network, come Twitter e Google+. Questi, seppure arranchino dietro la F bianca su sfondo blu più famosa al mondo, hanno comunque una propria schiera di utenti. Quindi, cosa si è inventato Facebook già da qualche tempo? Ha rivolto la sua attenzione ai video.
Rivolgendo la propria attenzione all’utenza di YouTube, il social network più popolare al mondo si è reso conto che molta della popolarità che i profili acquisiscono è data proprio dai video. Non importa la loro natura, il soggetto o l’argomento: purchè sia accattivante e, soprattutto, diventi virale.
Così, dopo averli introdotti anche su Facebook, si è constatato che questi acquistano molta attenzione e in misura maggiore a quelli caricati su YouTube. Alla luce di ciò, il social di Zuckerberg sta contribuendo molto proprio al fine di ottenere una folta schiera di utenti entusiasti per il servizio di cui si può usufruire sul proprio profilo.
In linea con l’entusiasmo verso questa nuova tendenza, Facebook ha introdotto i Profile Videos di 7 secondi di durata. Una possibilità “partorita” alla fine dello scorso anno e che permette alle persone di fare brevi video da inserire come immagine del profilo. Lo spirito dell’iniziativa è che, attraverso i movimenti, le parole e le espressioni, le persone sono in grado di esprimersi meglio e dire molto di più rispetto ad un’immagine statica.
I Profile Videos sono in loop, proprio come accade in quelli postati in un feed Twitter. Ad ogni modo, almeno ad oggi, pare sia una funziona ancora ben apprezzata. Tuttavia, l’unico problema è che, ancora fino ad oggi, è una prerogativa esclusiva dei dispositivi con iOS. Solo verso la fine del 2015, pallidamente qualche possibilità riuscì ad apparire anche su Android. Oggi, però, pare che questa caratteristica possa sbarcare anche sui device dell’altra metà del cielo.
La funzione è ben spiegata in un video rilasciato proprio da Facebook, ma non dovrebbe meravigliare il fatto che tante di queste caratteristiche innovazioni continuino ad avere come trampolino di lancio prima iOS e solo successivamente Android. Le trasmissioni in diretta sono un altro esempio di quanto finora detto, un’altra funzionalità che ha richiesto tempo per farsi strada anche su Android.
Considerando che Facebook deve molto agli utenti che trascorrono diverso tempo su smartphone e tablet, è strana questa prassi inconsueta che vede il social network richiedere così tanto tempo per offrire nuove funzionalità anche all’enorme bacino di utenza Android.