Il virus Zika è il problema primario che, oramai, ha investito non solo il Sud America vista la sua rapida espansione nel resto del mondo. In Europa, infatti, già da alcuni giorni spuntano casi di contagio che, tra l’allarmismo e la veridicità, rimangono comunque un caso da tenere strettamente sotto controllo.
Si trasmette con il pizzico di una zanzara. Ma anche attraverso i rapporti sessuali e i fluidi corporei, sebbene quest’ultima ipotesi debba ancora essere accertata. La zanzara portatrice del virus, ad ogni modo, in Italia ancora non sarebbe presente. Tuttavia, non lo era neppure la ben nota e fastidiosa zanzara tigre, poi giunta anche da noi con lo spostamento delle persone attraverso i vari paesi.
Chi è Aedes Aegipty
E’ la zanzara incriminata e colpevole di trasmettere il virus in questione. Ma pare non sia il solo problema. Ad essere messa sul banco degli imputati, infatti, è proprio la zanzara tigre che, in Italia, è un vero e proprio incubo. E, secondo gli esperti, potrebbe contribuire a diffondere il virus Zika, sebbene in modo meno incisivo.
A sostegno di tale timore, due studi condotti in Gabon e a Singapore, rispettivamente nel 2007 e nel 2013, secondo i quali, sebbene con minore efficacia, anche la zanzara tigre può trasmettere il virus Zika. Se così fosse, dunque, potrebbe essere proprio il virus a scegliere di “adattarsi” alla zanzara nostrana per diffondersi. E, in questo caso, l’epidemia sarebbe scontata.
Ma non ci allarmiamo. Secondo quanto rendono noto dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), affinchè Zika si diffonda necessita che il portatore del virus sia vicino ad una colonia di zanzare Aedes Aegipty. E, come noto, non nei mesi invernali. Il problema, dunque, sarebbe solo posticipato a quando, almeno alle nostre latitudini, la stagione calda non farà sì che le zanzare tornino alla loro piena attività. A quel punto, la puntura di una zanzara renderebbe portatrice la persona punta e, questa, in grado di infettarne altre.
Per affrontare l’emergenza, comunque, l’Agenzia europea del Farmaco ha istituito una task force formata da esperti specializzati in vaccini e malattie infettive. La risposta al virus Zika è in pieno vigore: team di ricerca e lo sviluppo di farmaci sono in azione.